AGI - Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, ha respinto le accuse degli Stati Uniti secondo cui il suo Paese sarebbe coinvolto nei recenti attacchi contro le basi americane nell'Asia occidentale, affermando che nessun gruppo prende ordini da Teheran e che la Repubblica islamica non ha proprio uomini nella regione.
L'alto diplomatico ha fatto questi commenti in un'intervista al programma Gps dell'emittente statunitense Cnn durante il suo viaggio della scorsa settimana negli Stati Uniti, dove ha partecipato a una riunione d'emergenza dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite sulla guerra nella Striscia di Gaza. Gruppi di miliziani, compresi quelli in Iraq, hanno condotto una serie di attacchi missilistici contro basi militari americane nella regione dopo che Israele ha bombardato l'ospedale arabo al-Ahli a Gaza il 17 ottobre.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e altri funzionari americani hanno puntato il dito contro l'Iran, sostenendo che Teheran appoggia i gruppi coinvolti negli attacchi anti-americani. Il ministro degli Esteri Amirabdollahian ha respinto le loro affermazioni, sottolineando: "È totalmente sbagliato e infondato che qualsiasi attacco effettuato nella regione e quando gli interessi statunitensi vengono presi di mira da qualsiasi gruppo, venga attribuito alla Repubblica islamica senza alcuna prova". E ha aggiunto che le persone nella regione sono sensibili agli sviluppi in Palestina e alcuni adottano misure in modo spontaneo.
"Non prendono ordini dall'Iran - ha continuato -. Agiscono in base ai loro interessi, poiché l'operazione portata avanti da Hamas è stata una decisione pienamente palestinese. Si sono assunti le responsabilità, hanno preso una decisione e hanno agito". Il ministro ha anche respinto le affermazioni secondo cui l'Iran ha avuto un ruolo o è coinvolto nella guerra di Gaza, affermando che sono gli Stati Uniti a essere coinvolti nel conflitto. "Siamo e viviamo nella nostra regione e non siamo indifferenti alla situazione nella nostra regione - ha detto -. Gli Stati Uniti sono a migliaia di chilometri di distanza, ma cercano di interferire in tutti gli affari della nostra regione".