AGI - È finito in tragedia il sogno di uno dei ragazzini che nel 2018 furono salvati da una grotta allagata in Thailandia. Duangpetch Promthep, oggi 17enne, si è tolto la vita nella Brooke House College Football Academy di Leicestet, dove era arrivato nell'agosto del 2022. Era diventato famoso perché da capitano della giovane squadra di calcio “Wild Boars” rimasta bloccata per 17 giorni in una delle grotte più grandi della Thailandia, aveva fatto coraggio ai più piccoli del team in attesa dei soccorsi.
La giustizia britannica ha stabilito che la sua morte, avvenuta in febbraio, non è sospetta e che si è trattato di suicidio. "L'indagine della polizia non ha trovato prove del coinvolgimento di terzi o di circostanze sospette", ha scritto nelle sue conclusioni Catherine Mason, responsabile delle indagini.
Nel 2018, il destino di Duangpetch Promthep, dei suoi undici compagni di squadra e del suo allenatore aveva commosso e tenuto col fiato sospeso il mondo intero: bloccati nella grotta, per giorni non avevano mangiato nulla e bevuto solo acqua piovana.
Trovati da sommozzatori britannici a quattro chilometri dall'ingresso, intrappolati nelle acque che si alzavano improvvisamente a causa delle piogge monsoniche, erano stati salato con un'imponente operazione di salvataggio che era costata la vita a uno dei soccorritori.