AGI - Panico e sangue in un centro commerciale di lusso Siam Paragon a Bangkok. Un 14enne ha aperto il fuoco, probabilmente con una pistola, uccidendo una persona e ferendone altre sei. La polizia ha arrestato l'adolescente, secondo quanto riportato dai media locali. Alcune foto mostrano la polizia che lo ammanetta mentro lui è steso sul pavimento.
"Inizialmente abbiamo parlato di tre morti, ma in realtà è morta solo una persona", ha detto ai giornalisti Yuthana Srettanan, direttrice del centro di emergenza di Erawan. Il primo ministro, Srettha Thavisin, ha scritto in un post su X: "Sono molto preoccupato per la sicurezza pubblica".
"La situazione è tornata calma", ha aggiunto in un discorso in televisione. Centinaia di persone hanno lasciato l'edificio, situato nel centro della capitale thailandese. I video sui social mostrano scene di panico. Siam Paragon è uno dei principali centri commerciali di Bangkok, frequentato da gente del posto e turisti provenienti da tutto il mondo. Questo incidente avviene quasi un anno dopo il più grande sterminio di massa nella storia moderna del Paese, avvenuto in un asilo nella provincia di Nong Bua Lam Phu (nord-est), dove un ex agente di polizia ha ucciso 36 persone, la maggior parte delle quali bambini di età inferiore ai cinque anni.
Gli attacchi armati continuano a mietere vittime quasi ogni settimana nel Regno. Nel 2017 il Paese possedeva circa dieci milioni di armi da fuoco, di cui quasi la metà (4 milioni) non erano registrate ufficialmente, secondo il programma di ricerca svizzero Small Arms Survey. Nel 2020, un omicidio in un centro commerciale a Nakhon Ratchasima ha provocato la morte di 29 persone.