AGI - Il Psoe di Pedro Sanchez elegge la sua candidata alla presidenza del Congresso e ottiene un primo passo per mantenere la guida del governo. La socialista Francina Armengol è stata eletta con una maggioranza assoluta di 178 voti alla guida del Congresso dei Deputati grazie all'accordo con le forze progressiste e un patto con i partiti catalani di Esquerra Republicana e Junts.
Vox non vota la candidata dei Popolari
Armengol ha prevalso sul candidato del Partito popolare, Cuca Gamarra, che ha ottenuto solo 139 voti (PP, Coalizione delle Isole Canarie e dell'Unione del Popolo Navarro) mentre Vox ha deciso di votare il proprio candidato dopo il rifiuto dei Popolari di assegnare al partito di estrema destra un posto nell'ufficio di presidenza della Camera.
Sia Junts che Erc hanno assicurato che l'accordo raggiunto sul nome di Armengol si limita solo alla presidenza del Congresso e che le trattative per la formazione del nuovo governo avranno bisogno di un altro negoziato. Tuttavia il voto di oggi è un primo passaggio che facilita l'inizio del dialogo per formare un nuovo esecutivo di coalizione a guida Sanchez. Una vittoria del PP, concordano tutte le fonti citate dai media spagnoli, avrebbe quasi certamente portato a una ripetizione delle elezioni.
I separatisti catalani hanno tenuto in sospeso la loro decisione fino all'ultimo e un vertice della direzione del partito di Carles Puigdemont si è riunito fino a pochi minuti prima dell'inizio della seduta prima di sciogliere la riserva. Ancora ieri lo stesso Puigdemont rivendicava "fatti verificabili" per concedere i suoi sette voti. La trattativa ha poi avuto una accelerazione in mattinata quando i socialisti hanno accettato alcune delle richieste per ottenere il sostegno a Armengol.
Le condizioni degli indipendentisti
Secondo fonti di Junts citate dai media spagnoli, l'intesa prevede il via libera dei socialisti ai tre punti su cui i partiti catalani avevano insistito per tutta la scorsa legislatura: l'uso del catalano e di lingue diverse dallo spagnolo al Congresso, commissioni investigative nell'uso del programma Pegasus per spiare gli indipendentisti e la creazione di un commissione d'inchiesta sugli attentati di Barcellona e Cambrils del 17 agosto.
Anche i repubblicani di Erc hanno dato il via libera all'accordo, con gli stessi impegni di Junts. I repubblicani avrebbero negoziato anche un ultimo punto, ovvero la "de-giudizializzazione" del "conflitto politico" in Catalogna attraverso i "necessari canali legali". In pratica, l'Erc ritiene che grazie all'intesa raggiunta, una eventuale legge sull'amnistia non sarà bloccata dalla presidenza della Camera.