AGI - Il leader del golpe nigeriano, il generale Abdourahamane Tchiani, ha nominato primo ministro l'economista ed ex ministro delle finanze Mahamane Lamine Zeine. La nomina è stata annunciata in un decreto letto stasera alla televisione pubblica dal colonnello Amadou Abdramane, portavoce della giunta golpista auto-organizzata presso il Consiglio nazionale per la salvaguardia della Patria (Cnsp).
Dopo il colpo di stato del 26 luglio, il Cnsp ha annunciato la destituzione del presidente, Mohamed Bazoum, e la sospensione della Costituzione.
Un alto diplomatico americano, Victoria Nuland, ha incontrato a Niamey gli autori del colpo di stato in Niger, e ha parlato di discussioni "difficili" che non hanno permesso di trovare una soluzione negoziata. "Queste discussioni sono state estremamente franche e talvolta piuttosto difficili", ha detto al telefono alla stampa la signora Nuland, secondo la quale i soldati che hanno preso il potere a Niamey sono consapevoli dei "rischi" di un'alleanza con la Russia.
Il numero due della diplomazia americana ad interim ha dichiarato di aver incontrato il generale di brigata Moussa Salaou Barmou, nuovo capo di stato maggiore dell'esercito, e altri ufficiali, ma di non aver potuto incontrare né il capo dei militari al potere, il generale Abdourahamane Tchiani, né il deposto presidente Mohamed Bazoum.
La diplomazia è la "via preferibile" per risolvere la crisi causata dal colpo di stato in Niger. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony, Blinken, in un'intervista a Radio France Internationale (RFI). "È certo che la diplomazia è il modo preferibile per risolvere questa situazione. Questo è l'approccio dell'ECOWAS, questo è il nostro approccio e sosteniamo gli sforzi dell'ECOWAS per ripristinare l'ordine costituzionale", ha affermato Blinken, riferendosi alla Comunità Economica degli Stati dell'Africa dell'Ovest.