AGI - Piscine d'acqua fredda, abbeveratoi sempre colmi, 'torte' di ghiaccio, umidificatori e dieta leggera, preferibilmente a base di yogurt, frutta e succhi vari. È la 'ricetta' dello storico zoo di San Pietroburgo (già Leningrado) per aiutare gli animali in cattività a fronteggiare il caldo record.
Il quotidiano la Pravda, citando il servizio meteo locale, annuncia che nella città fondata dallo zar Pietro il Grande, la colonnina di mercurio toccherà i 33-34 gradi: "La notte del 7 agosto sarà la più calda mai registrata dal 1881", riferisce il quotidiano, accendendo i riflettori sulla condizione (a quanto pare non troppo disagiata) degli animali dello zoo che, fondato nel 1865, conserva tuttora il suo nome originario - Leningradsky - in onore di quei dipendenti che parteciparono alla difesa di Leningrado salvando anche gli ospiti dello zoo.
"Molti animali possono usufruire di piscine - racconta una dipendente dello zoo - alcuni di questi, come la tigre di Mariupol, hanno a loro disposizione piscine fisse, dove l'acqua è cambiata settimanalmente, ad altri forniamo piscine provvisorie". Delle piscine temporanee, a detta dei dipendenti, sono state installate nella gabbia del giaguaro nero e in quella delle lontre.
Alle specie più a rischio per via del caldo record, come l'orso bianco e la faina, sono addirittura servite delle 'torte' di ghiaccio con pezzi di frutta e di carne all'interno, mentre "procioni e martore vengono frequentemente annaffiati per abbassare la loro temperatura". Lo zoo avrebbe anche modificato il 'menù' dei grandi primati introducendo "yogurt gelati, succhi di frutta e frutta".
È la 'dieta', infatti, a fare la differenza quando il caldo per gli animali è davvero insopportabile perché "cibo troppo freddo o in eccesso può essere anche dannoso", sostiene lo zoo. E allora, nelle giornate da bollino rosso "gli animali passano a una dieta estiva leggera con meno proteine, che include più frutta, verdura, erbe aromatiche ed erba fresca". Inoltre, "ombra e riparo sono forniti agli animali che non possono sopportare lunghe esposizioni al sole e, infatti, molte gabbie prevedono al loro interno spazi coperti con temperature decisamente più fresche".