AGI - La comunità Lgbtq+ resta nel mirino di Hezbollah. In un intervento televisivo il leader del movimento sciita libanese, Hassan Nasrallah, ha infatti definito le relazioni omosessuali un "vero pericolo", alzando ulteriormente i toni contro una comunità che era stata duramente attaccata dalle autorità pochi giorni fa.
"Non stiamo inventando una battaglia, né stiamo inventando un pericolo, questo è un pericolo reale", ha affermato Nasrallah in un passaggio del discorso tenuto in occasione della celebrazione annuale dell'Ashura, la più importante festività sciita. Nasrallah aveva già espresso commenti virulenti nei confronti della comunità Lgbtq+ affermando che, per un omosessuale, non c'è differenza tra "single e sposato" dopo aver rammentato che, secondo la legge islamica, un omosessuale "anche se è single, dovrebbe essere ucciso".
Nonostante il Libano sia uno dei pochissimi Paesi del mondo arabo a 'tollerare' l'omosessualità (che qui è ancora reato) la polizia sta stringendo le maglie nei confronti della comunità Lgbq+ compiendo frequenti incursioni nei luoghi più frequentati e, in certi casi, imponendone la chiusura.