AGI - Ha commosso il mondo intero la storia del naufrago australiano che è sopravvissuto per due mesi in mare assieme al suo cane, Bella. Ma dopo pochi giorni, Tim Shaddock si è reso conto che non poteva occuparsi più di lei e l'ha regalata a Genaro Rosales, uno dei membri dell'equipaggio della tonniera che si è preso cura dell'animale dopo il salvataggio.
"Shaddock mi ha chiesto se volevo tenerla, perché ha visto che mi prendevo cura di lei e le volevo bene", ha raccontato il pescatore. Il cane, ha spiegato, aveva bisogno di un posto dove "stare tranquilla, e io gli ho detto di sì".
Al momento del recupero, "aveva una ferita all'ascella e io e un mio compagno le abbiamo dato delle cure". Infatti il cane, ha precisato, ha sofferto molto nel periodo in cui lei e il marinaio erano in mare. Per questo Shaddock ha preferito darla in adozione dal momento che tra due settimane si rimetterà in viaggio per tornare in Australia dalla sua famiglia.
Shaddock aveva adottato Bella prima di partire, in Messico. Ha iniziato il viaggio sul suo catamarano, l'Aloha Toa, dal porto di La Paz (Baja California Sur). L'idea era di raggiungere la Polinesia francese, un viaggio di oltre 6.000 chilometri. Ma un uragano ha strappato le vele alla barca e il motore ha smesso di funzionare. L'imbarcazione andò alla deriva con il marinaio australiano e il suo cane a bordo. Il 12 luglio, un elicottero della nave Maria Delia, che stava sorvolando le acque del Pacifico orientale alla ricerca di banchi di tonni, ha trovato il catamarano. Lo stesso giorno, il marinaio ha parlato dell'importanza di Bella nella loro odissea: "È messicana e il suo spirito è di questo Paese". E inoltre il cane non sta bene: ""Bella ha un tic nervoso da stress alla zampa. Quando si addormenta, saltella con la zampetta", ha raccontato Rosales. Anche per questo Shaddock ha deciso di darla in adozione.
Peraltro l'Australia, paese d'origine di Shaddock, ha adottato diverse misure restrittive per l'importazione di cani e gatti, che richiedono tra l'altro i un minimo di 10 giorni di quarantena e la richiesta di diversi test, a causa dei rischi che la rabbia può comportare.