AGI - La sparatoria che ha provocato la morte di tre persone a Auckland non ferma l'avvio dei mondiali di calcio femminile in Nuova Zelanda. L'autore della strage, un giovane con problemi psichici e precedenti penali per violenze in famiglia, è stato ucciso e secondo la polizia e il governo si è trattato di un fatto isolato che non mette in pericolo l'importante appuntamento sportivo.
Mancavano poche ore all'inizio della Coppa del Mondo di calcio femminile quando nel centro di Auckland un giovane ha aperto il fuoco in un cantiere uccidendo due persone e ferendone 6. Il primo ministro Chris Hipkins ha assicurato che non ci sono rischi per la sicurezza nazionale e ha confermato che la partita di inizio dei mondiali, prevista per oggi, si svolgerà regolarmente allo stadio di Auckland, anche se è stato previsto un rafforzamento delle misure di sicurezza con più forze dell'ordine a presidiare la città.
L'aggressore era agli arresti domiciliari
La polizia non ha diffuso il nome dell'autore della sparatoria, ma a quanto pare si trattava di un ventiquattrenne lavoratore del cantiere che aveva precedenti penali e si trovava agli arresti domiciliari, con una deroga per andare a lavorare; le sue condizioni mentali non erano considerate tali da renderlo pericoloso e non aveva licenze per il possesso di armi da fuoco. In Nuova Zelanda le regole per il porto d'armi sono state rese molto severe dopo la sparatoria di Christchurch che nel 2019 provocò 51 vittime.
In vista dei mondiali di calcio femminile, che si svolgono da oggi in Australia e Nuova Zelanda, a Auckland sono arrivati nei giorni scorsi migliaia di atleti, sportivi e tifosi; nella giornata inaugurale, all'Eden Park di Auckland è in programma la partita fra la squadra della Nuova Zelanda e quella della Norvegia, mentre a Sydney l'Australia affronterà l'Irlanda.
La Fifa che organizza i mondiali ha dichiarato che l'incidente di questa mattina non ha alcun legame con l'evento che si potrà quindi svolgere regolarmente. Intanto, però, le strade del centro della città sono state isolate, i traghetti cancellati e i bus deviati. Il cantiere in cui è avvenuta la sparatoria si trova vicino all'hotel che ospita la squadra norvegese: le giocatrici hanno fatto sapere di stare bene e di essere al sicuro; anche la squadra italiana è rimasta in albergo rinviando la sessione di allenamento prevista questa mattina.