AGI - Le abitazioni dei francesi sono infestate da cimici, a prescindere dal livello di ricchezza, con un costo sanitario ed economico sempre più gravoso per le famiglie e per lo Stato. A denunciarlo in un apposito rapporto è l'Agenzia nazionale di sicurezza sanitaria dell'alimentazione, dell'ambiente e del lavoro (Anses) che documenta come tra il 2017 e il 2022 almeno l'11% dei nuclei familiari sono stati infestati.
Il danno è tale che l'Anses ha istituito un apposito gruppo di lavoro e l'ente dei sondaggi Ipsos ha realizzato diverse indagini statistiche sulla piaga delle cimici in Francia. Questi piccoli insetti dalle dimensioni di un seme di mela, che si nutrono principalmente di sangue umano durante la notte, si nascondono molto spesso nei materassi, nelle molle, e vengono trasportati nei vestiti e bagagli.
Dopo il pasto, le femmine fecondate depongono, per tutta la vita adulta, circa cinque uova al giorno in un luogo riparato dalla luce. Scomparsi dalla vita quotidiana negli anni '50, questi insetti hanno fatto il loro ritorno in molti Paesi sviluppati negli anni '90 grazie a stili di vita sempre più nomadi, consumi che favoriscono l'acquisto dell'usato e crescente resistenza agli insetticidi.
Il rapporto di 300 paginefotografa per la prima volta i danni dell'impatto sanitario ma anche socio-economico di questi insetti invasivi, decostruendo molti pregiudizi e luoghi comuni. Primo insegnamento: contrariamente ai luoghi comuni, la presenza di cimici in casa non è indicativa di una mancanza di pulizia in quanto chiunque puo' essere vittima di un'infestazione nella propria casa.
"È un fenomeno totalmente indipendente dall'ambiente sociale", ha sottolineato Karine Fiore, vicedirettore delle scienze sociali, economiche e sociali dell'Anses. D'altra parte, il livello di reddito è un fattore di persistenza dell'infestazione perché la lotta può rivelarsi molto costosa: 866 euro in media per nucleo familiare, destinati a varie misure di controllo, prime fra tutte le pulizie e le cure.
Tuttavia, al di là del costo della lotta, le vittime a volte temono di essere stigmatizzate, motivo per cui fanno fatica a parlarne, rallentando quindi le necessarie azioni tempestive per prevenire la diffusione delle cimici, ha precisato l'Anses.
Per porre rimedio a queste problematiche, l'Agenzia chiede l'istituzione di un meccanismo di segnalazione obbligatoria e il sostegno alle persone attraverso un aiuto finanziario, in particolare per le famiglie a basso reddito. L'Agenzia ha calcolato il costo della lotta su scala nazionale per le famiglie francesi, pari a 1,4 miliardi di euro per il periodo 2017-2022, ovvero 230 milioni di euro all'anno in media. Per i proprietari interpellati nell'ambito del rapporto, il costo ammontava in media a 74.500 euro nel 2021. Gli alloggi per studenti stimavano di aver dedicato 700 mila euro a questa lotta nello stesso anno.
Per quanto riguarda il costo sanitario, nel 2019 ha rappresentato per i francesi 83 milioni di euro, di cui 79 milioni di euro associati a un calo della qualità della vita, disturbi del sonno e impatti sulla salute mentale, un milione di euro relativi a interruzioni del lavoro e circa 3 milioni di euro per la cura fisica.
Il rapporto evidenzia inoltre che se le lesioni cutanee sono le manifestazioni più frequenti dopo le punture, l'infestazione da cimici dei letti può infatti portare a diverse conseguenze psicologiche o addirittura psichiatriche quali disturbi del sonno, ansia, sensazione di panico. In termini di controllo, l'Agenzia raccomanda di privilegiare metodi non chimici, come il trattamento con calore secco o congelamento, e di ricorrere a disinfestatori professionisti se l'infestazione persiste. "Qualsiasi politica volta a fermare la proliferazione dell'infestazione in Francia, per quanto costosa possa essere, deve essere giudicata in base ai benefici che se ne possono trarre a lungo termine", suggerisce l'Anses. "Chiunque può esserne colpito, quindi bisogna sostenere le famiglie francesi per proteggersi e combattere le cimici da letto", auspica Fiore.