AGI - La decisione della Russia di interrompere l'accordo sul grano "è un'altra offesa contro l'umanità". Lo afferma in una nota la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni commentando lo stop di Mosca all'intesa per l'esportazione di grano attraverso il Mar Nero dai porti ucraini. "La decisione della Russia di interrompere l'accordo del grano è l'ulteriore prova su chi è amico e chi è nemico dei paesi più poveri. Riflettano i leader di quelle nazioni che non vogliono distinguere tra aggredito e aggressore. Usare la materia prima che sfama il mondo come un'arma è un'altra offesa contro l'umanità", dichiara Meloni.
La Russia ha reso noto di avere preso la decisione dopo aver constatato che gli impegni con la parte russa non sono stati rispettati. "L'accordo sul grano è sospeso", ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha dichiarato che "la Russia ha informato ufficialmente le parti turca e ucraina, cosi' come il Segretariato del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite".
E la decisione è definitiva, ha reso noto l'agenzia Tass, citando un alto funzionario di Mosca all'Onu. "Condanno la decisione unilaterale della Russia di ritirarsi dall'Iniziativa del grano del Mar Nero, nonostante gli sforzi del nostro alleato Turchia e dell'Onu. La guerra illegale della Russia contro l'Ucraina continua a danneggiare milioni di persone vulnerabili in tutto il mondo", ha scritto in un tweet il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.
Prima di lui era stato il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ad affermare che la mossa si ripercuoterà su milioni di persone che ne "pagheranno il prezzo".
Zelensky: "Export anche senza la Russia"
L'Ucraina è pronta a mantenere le sue esportazioni di cereali anche senza la Russia. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky. "Anche senza la Russia, tutto deve essere fatto perché possiamo utilizzare questo corridoio per le esportazioni nel Mar Nero. Non abbiamo paura". La dichiarazione è stata riportata dal suo portavoce Serguii Nykyforov su Facebook.
In serata Zelensky aggiunge sui social: "La posizione dell'Ucraina è sempre stata e sarà la più chiara possibile: nessuno ha il diritto di distruggere la sicurezza alimentare di nessuna nazione. Se un gruppo di persone da qualche parte al Cremlino pensa di avere il diritto di decidere se il cibo sarà in tavola in diversi paesi: Egitto o Sudan, Yemen o Bangladesh, Cina o India, Turchia o Indonesia... allora il mondo ha l'opportunità di dimostrare che il ricatto non è consentito a nessuno. L'Africa ha diritto alla stabilità.
L'Asia ha diritto alla stabilità. L'Europa ha tutto il diritto alla stabilità. L'anno scorso, il mondo ha intrapreso l'azione giusta per quanto riguarda la minaccia russa alla sicurezza alimentare: insieme a Turchia e alle Nazioni Unite, abbiamo lanciato la Black Sea Grain Initiative.
I suoi risultati sono eloquenti: quasi 33 milioni di tonnellate di prodotti agricoli sono stati esportati in 45 paesi. E ho inviato lettere ufficiali al Presidente Erdogan e al Segretario generale delle Nazioni Unite Guterres con una proposta per continuare l'Iniziativa per i cereali del Mar Nero o il suo analogo in un formato trilaterale, come è meglio. Ucraina, Nazioni Unite e Turchia possono garantire congiuntamente il funzionamento del corridoio alimentare e l'ispezione delle navi".
Erdogan: "Parlerò con Putin"
"Parlerò con Putin per Il rinnovo dell'accordo sul grano". Non ha perso le speranze di rinnovare l'intesa tra Russia e Ucraina il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, la cui mediazione fu essenziale un anno fa per giungere all'accordo scaduto oggi, che ha permesso in quest'anno il passaggio di 36 tonnellate di grano e fertilizzanti ucraini bloccati dalla guerra.
"Ci impegniamo affinché il conflitto tra Russia e Ucraina non spiani la strada - ulteriori drammi. Ripeto che la pace non ha perdenti. Lo scorso anno un grande successo è stato raggiunto con la conclusione dell'accordo che ha permesso il passaggio di più di 33 milioni di tonnellate di grano. Un accordo che ha allontanato la prospettiva di una crisi alimentare e per cui ringrazio ancora tutte le parti. Parlerò con Putin prima e poi lo aspetto in Turchia ad agosto", ha detto Erdogan stamane
Cosa dice l'intesa
Il portavoce del Cremlino si riferisce alla riconnessione della banca agricola russa, Rosselkhozbank, allo SWIFT, alla revoca delle sanzioni sui pezzi di ricambio per le macchine agricole, allo sblocco della logistica dei trasporti e delle assicurazioni, allo sblocco dei beni e alla ripresa del gasdotto per l'ammoniaca Togliatti-OdesSa, esploso il 5 giugno. Queste aspirazioni russe sono contenute in un memorandum firmato tra la Russia e le Nazioni Unite, che Mosca considera vincolante per l'attuazione dell'accordo sui cereali.
"In pratica, gli accordi sul Mar Nero sono scaduti oggi. Purtroppo, la parte dell'accordo sul Mar Nero che riguarda la Russia non è stata rispettata. Pertanto, (l'accordo) perde la sua forza", ha spiegato.
Formalmente, l'intesa è in vigore fino alla mezzanotte di oggi ora di Mosca (le 23 italiane) ma sabato l'ultima nave con cibo ucraino ha lasciato Odessa, mentre nuove navi non sono entrate nel Mar Nero dal 27 giugno.
Chi ha firmato l'accordo
L'iniziativa del Mar Nero è stata firmata dai rappresentanti di Russia, Turchia, Ucraina e ONU 22 luglio 2022. Dal 18 marzo 2023 Mosca ha esteso l'accordo per 60 giorni - fino al 18 maggio, e poi - fino al 17 luglio.
Pochi giorni prima della scadenza dell'accordo, il 13 luglio, il presidente Vladimir Putin ha detto che nulla era stato fatto per la Russia come parte dell'accordo sul grano, era un gioco a senso unico. Ma Mosca ha volontariamente esteso questo documento "molte volte".
Borrell: "Mosca usa la fame come un'arma"
"Mi rammarica dire che oggi la Russia ha rifiutato di prorogare quest'accordo ed è qualcosa di molto serio che creerà molti problemi a tante persone nel mondo. D parte nostra faremo tutto quello che possiamo con le nostre corsie di solidarietà per rendere accessibile il grano ucraino alle persone che ne hanno bisogno". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al vertice Ue-Celac. "Io incolpo la Russia per questa scelta, quella di usare la fame delle persone come arma", ha aggiunto.
Sunak: "Deludente"
Per il premier britannico Rishi Sunak, "la marcia indietro di Mosca dall'accordo sull'esportazione del grano ucraino attraverso il Mar Nero è "deludente". Mosca "ruberà a milioni di persone l'accesso al grano vitale", ha sottolineato il primo ministro inglese.