AGI - L'appuntamento con le urne si avvicina, la campagna elettorale spagnola entra nel vivo con i leader dei principali partiti pronti a "misurarsi" sul fragile terreno delle promesse. Trasporti gratuiti per giovani, investimenti miliardari anti-siccità e drastici tagli di tasse, i candidati alle elezioni anticipate del 23 luglio per il rinnovo delle Corti Generali, il parlamento bicamerale, non hanno lesinato in impegni, benché azzardati e costosi, per un Paese comunque tenuto a tenere sott'occhio i conti.
Ma intanto la campagna elettorale comincia con una sorpresa, la 'corsa' appare meno scontata di quando è stata lanciata. La destra rimane in vantaggio, ma senza raggiungere la maggioranza; e il Partito Socialista (Psoe) riesce a ridurre il travaso di voti verso il Partito Popolare (Pp). I giochi, stando alla rilevazione, sarebbero ancora aperti nonostante gli ultimi sondaggi abbiano sempre dato in vantaggio la destra guidata dal conservatore Alberto Feijòo.
Da due settimane, la distanza tra Pp e Psoe si sta accorciando (ora è già a meno di due punti) ma in questo momento la destra raggiungerebbe 169 seggi, insufficienti per garantire la maggioranza assoluta e la formazione di un governo. Già nei sondaggi realizzati nei giorni scorsi si era vista la tendenza al recupero dei socialisti, ora questa tendenza si va consolidando, alimentata dalla polemica per le alleanze del Pp con Vox.
Presentando il suo programma a Madrid, il premier Pedro Sànchez ha chiesto "molto più sostegno" da parte dell'elettorato: dopo la batosta subita nelle ultime elezioni comunali del 28 maggio, il leader socialista fa appello al "voto della Spagna rurale e urbana" e a "coloro che hanno votato per altre opzioni politiche" promettendo, tra l'altro, lezioni universitarie gratuite per chi supera gli esami al primo tentativo e il trasporto pubblico urbano gratuito per gli studenti fino a 24 anni, misure di cui però non sono stati specificati i costi.
Parlando contemporaneamente a Siviglia, Feijòo, a sua volta, ha chiesto agli elettori fiducia per consentirgli di governare "da solo", senza dipendere dall'ultradestra di Vox (ipotesi remota, specie se le prossime due settimane confermeranno le rilevazioni odierne). Anche la coalizione della sinistra radicale Sumar, per raccogliere consensi in queste battute finali di campagna, ha intensificato le promesse ma puntando su stimoli all'economia per ridurre le disuguaglianze.
Per Yolanda Diaz, leader della formazione, la promessa "forte" in programma è un budget da 20 mila euro assegnato a ogni giovane tra i 18 e i 23 anni (senza alcuna verifica delle coperture). Misure che consentiranno a tutti gli studenti di finanziare studi o lanciare la propria impresa. Non da meno Vox, il partito di estrema destra, monarchico e conservatore, che ha inserito nel suo programma elettorale una riforma fiscale che produrrà drastici tagli di tasse. Una misura - ha spiegato il suo presidente, Santiago Abascal - per "passare dall'economia del risentimento a quella del buon senso".