AGI - Due settimane dopo il tentativo di ammutinamento del gruppo Wagner, nulla sembra andare secondo i piani di Mosca. Il fondatore e capo del gruppo paramilitare, Evgeny Prigozhin, si trova ancora in Russia (mentre in base all'accordo mediato da Minsk, dopo aver accettato di annullare la marcia su Mosca, aveva accettato di trasferirsi in Bielorussia).
E anche i mercenari del suo gruppo non hanno ancora cominciato a trasferirsi in Bielorussia; in più sembra che un folto gruppo di wagneriti abbia lasciato la repubblica centrafricana e sia arrivato a Mosca (anche se la notizia, che arriva da fonti straniere, è stata fermamente smentita dal governo di Bangui).
Giovedì il presidente bielorusso Lukashenko aveva detto che Prigozhin si trova ancora in Russia. Oggi il ministero della Difesa a Minsk ha aggiunto che i mercenari non sono ancora andati neppure a vedere la base offerta dalle autorità bielorusse. "No, i gruppi operativi non sono ancora arrivati, non hanno preso una decisione, non hanno esaminato nulla. Penso che quando il gruppo Wagner prenderà la decisione finale di piazzarsi o meno in Bielorussia, allora la esamineranno", ha detto il consigliere del ministro della Difesa bielorusso, il maggior generale Leonid Kasinski.
Kasinki si riferiva a una tendopoli situata nei pressi della città di Osipovichi, nella regione di Mogilev in Bielorussia, che ha definito "un campo estivo, costruito in coordinamento con le autorità locali". La base - ha aggiunto - può ospitare quasi 5.000 soldati e la sua posizione consente anche la collocazione di "macchine da combattimento".
Lukashenko ha aggiunto che molte delle forze Wagner di Prigozhin rimangono nelle loro basi nel sud della Russia, e secondo gli Stati Uniti, alcune unità Wagner sono ancora nel territorio occupato dalla Russia in Ucraina.
Nel frattempo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto che Mosca non ha seguito i movimenti di Progozhin e non ha "né la capacità né il desiderio" di farlo: lo ha detto mentre ieri la stampa russa rilanciava con dovizia di particolari le notizie e le foto a testimonianza dello stile di vita sontuoso di Prigozhin. Pistole, droga, lingotti d'oro, parrucche poco convincenti e una foto incorniciata di teste mozzate: i media statali russi hanno inondato il pubblico con immagini scattate durante un raid nella casa di San Pietroburgo.
In sostanza, secondo gli analisti, il Cremlino sta cercando di sminuire, anche agli occhi del pubblico, lo strapotere e l'influenza di Prigozhin senza però perdere le leve sulla sua risorsa principale: i 25 mila uomini di Wagner.