AGI- "Non approveremo l'ingresso nella Nato di coloro che accolgono i terroristi". Dure parole del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che a pochi giorni dal vertice Nato di Vilnius mette in chiaro che, perlomeno per ora, il veto turco all'ingresso nella Nato della Svezia rimane.
"Quello che ha dato la Turchia alla Nato è qualcosa che in pochi possono dire di aver dato. Abbiamo sempre sostenuto la politica dell'allargamento. Con la Finlandia abbiamo discusso e risolto i nostri problemi bilaterali. Non approveremo l'ingresso nella Nato di coloro che aprono le braccia per accogliere i terroristi. Terrorismo e umanità non stanno insieme. Voglio ricordare gli impegni presi a Madrid (dalla Svezia ndr)", ha spiegato il presidente turco.
I due Paesi scandinavi per convincere la Turchia a togliere il veto all'allargamento si erano impegnati a giugno 2022 ad abolire l'embargo per la vendita di componenti militari, cosa poi avvenuta, ma anche vietare manifestazioni e raccolte fondi a sostegno dei separatisti curdi del Pkk ed estradare in Turchia dei terroristi di cui Ankara chiede la consegna.
Le strade di Svezia e Finlandia verso la Nato si sono divise dopo il rogo del Corano andato in scena dinanzi l'ambasciata turca a Stoccolma lo scorso 24 gennaio, una delle tante manifestazioni contro il governo turco che hanno causato nei mesi sorsi ripetute convocazioni dell'ambasciatore svedese.
Al contrario non vi sono stati problemi e polemiche con il governo finlandese. Con il nuovo rogo del Corano di recente nella capitale svedese sono scese a zero le possibilità che il semaforo verde di Ankara alla Svezia arrivi prima del vertice Nato di Vilnius previsto l'11 Luglio.