Culle vuote in Sud Corea, spariscono pediatri e reparti maternità
AGI - Le culle restano vuote in Corea del Sud tanto da far chiudere le cliniche pediatriche e far scappare i pediatri altrove, una situazione che sta mettendo a rischio la stessa salute dei bambini. È l'allarme lanciato dai medici del Paese asiatico notoriamente fanalino di coda nel mondo per tasso di natalità, sceso ulteriormente nel 2022 a 0,78.
"La mancanza di pediatri in Corea del Sud sta lasciando gli ospedali incapaci di coprire i posti di lavoro e fa aumentare i rischi per la salute dei bambini", hanno dichiarato i medici sui media locali evidenziando come la carenza di specialisti sia, da una parte, il risultato delle scarse nascite, dall'altra un fattore sempre più determinante a tenere le culle vuote.
Secondo dati riportati dal quotidiano britannico The Guardian, le cliniche e gli ospedali pediatrici nella capitale, Seoul, sono diminuiti del 12,5% negli ultimi cinque anni portando il numero di strutture aperte al pubblico nella città più popolosa di tutta la penisola (con oltre 10 milioni di abitanti) a sole 456 unità.
Nello stesso periodo, il numero di cliniche psichiatriche è aumentato del 76,8%, mentre i centri di anestesiologia hanno registrato un incremento del 41,2%, riporta il Seoul Institute, think tank che lavora con la pubblica amministrazione citato da The Guardian. Già nel 2006 una ricerca shock di Oxford aveva annunciato che senza decisivi miglioramenti dei ritmi demografici di crescita la popolazione sudcoreana sarebbe stata la prima al mondo ad avviarsi verso l'estinzione totale. (AGI)Sub/Fra 061238 LUG 23 NNNN