AGI - Il presidente della Repubblica Emmanuel Macron si è recato a sorpresa in visita in una caserma della polizia a Parigi. Lo riporta la stampa francese, citando l'Eliseo secondo cui con tale visita il capo dello Stato vuole portare il suo sostegno alle forze dell'ordine dopo molte notti di proteste violente.
Accompagnato dal ministro dell'Interno Gerald Darmanin, il presidente è andato alla caserma Bessières nel 17/mo arrondissement della capitale, che accoglie gli agenti della Brigata anti criminalità.
"Ci ha tenuto a essere al loro fianco per ringraziarli della loro mobilitazione di questi ultimi giorni e garantire il suo sostegno", ha detto la fonte dell'Eliseo.
"Polizia, gendarmi, vigili del fuoco, grazie per l'eccezionale mobilitazione delle ultime notti. So quanto sono stati difficili per voi e per le vostre famiglie. Avete il mio sostegno", ha poi scritto Macron su Twitter.
Le violenze dei giorni scorsi hanno provocato danni per almeno 20 milioni di euro ai trasporti pubblici dell'Ile de France, la regione in cui si trova Parigi. È la prima stima dell'autorità che gestisce il trasporto nella regione, Ile-de-France Mobilitès (IDFM). Nella stima dei danni sono compresi i bus e il tram bruciati e gli arredi urbani che sono stati rotti.
Anche le imprese francesi fortemente danneggiate: stimano danni per un miliardo di euro.
Anche stasera e domani, e in ogni caso "fino a quando la calma non sarà completamente tornata", il ministro dell'Interno francese Gerald Darmanin ha deciso di confermare "l'attuale schieramento di polizia", ovvero 45 mila agenti.
Darmanin conferma lo schieramento di 45mila agenti
"Manterremo l'attuale livello di mobilitazione fino a quando non sarà completamente tornata la calma", ha detto Darmanin in una videoconferenza dagli uffici della sotto-prefettura di Saint-Quentin nel dipartimento dell'Aisne, a nord-est di Parigi.
Assieme a lui c'erano anche i ministri della transizione ecologica e coesione dei territori, Christophe Bechu, e dell'Economia Bruno Le Maire. Hanno chiesto ai prefetti di aprire sportelli per "rispondere alle difficolta' dei sindaci i cui comuni sono stati colpiti dalle violenze urbane per facilitare il loro compito".
"Non ci sono scuse sociali"
Darmanin ha ringraziato "poliziotti, pompieri e gendarmi per il loro impegno al servizio dei francesi" e ha assicurato che il governo "non permetterà che nessuno dia colpi di pugnale alla repubblica. Il messaggio resta quello dei giorni scorsi: fermezza, arresti, presentazione davanti alla giustizia".
Il ministro dell'Interno ha precisato che "non ci sono scuse sociali" e ha sottolineato di non confondere "l'immensa maggioranza della gente che vive nei quartieri popolari con i delinquenti"
I sindaci uniti
Intanto i sindaci di tutta la Francia si sono riuniti ieri sera per chiedere la fine dei violenti scontri. Le manifestazioni di ieri, che chiedevano il "ritorno all'ordine repubblicano", sono avvenute dopo che la casa del sindaco di un sobborgo di Parigi è stata travolta da un'auto in fiamme. "La democrazia stessa è stata attaccata... questo non puo' continuare e non continuera'", ha dichiarato Vincent Jeanbrun, il sindaco conservatore di L'Hay-les-Roses, la cui casa è stata attaccata domenica. Il primo ministro Elisabeth Borne ha dichiarato intanto che il dispiegamento di 45.000 poliziotti e gendarmi sara' mantenuto nelle notti di lunedi' e martedi'. "La priorita' è garantire il ritorno all'ordine", ha annunciato. Il Presidente Emmanuel Macron ha infine visitato una caserma di polizia nel 17 Arrondissement della capitale, assicurando agli agenti il suo sostegno.