AGI - Non bastava il fumo trasportato dal vento che aleggia su New York da settimane per gli incendi che bruciano in Canada. Ora ci si mettono anche gli afidi, che sono comunemente degli insetti, meglio conosciuti anche come i “pidocchi delle piante”, che si alimentano succhiandone la loro linfa. E in questi giorni si aggirano a sciami o nugoli su tutta la città, fin dentro la metropolitana.
Secondo quanto racconta The New York Times, i pedoni li schiacciano per strada, al ristorante le persone se li trovano nei piatti. Ma così anche chi pranza o cena a casa. E c’è chi si comprano ventilatori per scacciarli o delle griglie elettriche per attirarli e annientarli. Chi va in bicicletta viene letteralmente preso d’assalto, circondato e rischia di cadere.
Altre testate riferiscono che lo sciame di minuscoli insetti ha letteralmente “invaso New York City”, tant’è che i cittadini hanno paragonato l’infestazione “a una piaga biblica”. Non manca anche chi si chiede se si possa trattare dell’”inizio della fine della Grande Mela”.
Ma da dove arrivano? Secondo le più diverse interpretazioni, una fa spicco su tutte: l'inverno scorso, che è stato mite, unitamente all'umidità di una recente primavera che è stata piuttosto piovosa ha aiutato il proliferare di fiori e piante, “il che avrebbe attirato gli afidi facendoli entrare in una modalità che ne ha ampliato a dismisura la riproduzione della specie”, sostiene ad esempio il Los Angeles Times.
La gente, nel panico e un po’ infastidita, ora si chiede se sia sicuro uscire e se lo sciame di questi moscerini possa rappresentare una minaccia fisica e per la salute in generale. Però c’è anche chi ricorda come non sia la prima volta che un fenomeno del genere si presenti. Doug Currie, un entomologo che fa il curatore al Royal Ontario Museum, ha infatti affermato che uno sciame di afidi che meglio si possa ricordare si è presentato nel 2001, quando gli insetti della soia si sono raggruppati così a frotte attorno ai lampioni dello stadio SkyDome durante la partita dei Tornoto Blue Jays contro i Baltimore Orioles, che ad un certo punto della terza ripresa è stata sospesa.
Secondo la dottoressa Corrie Moreau, professoressa di entomologia alla Cornell University, si “dovrebbero comunque indossare delle maschere, ma più che per gli insetti per la qualità dell'aria in circolazione".