AGI - La Commissione europea ha posto le basi, con una proposta legislativa, per la creazione dell'euro digitale.
Cos'è
È una "valuta digitale della banca centrale" emessa dalla Banca centrale europea e disponibile al grande pubblico. Sarà esattamente come i contanti, solo in versione digitale. Come il contante, ogni euro digitale detenuto dai consumatori sarà garantito direttamente dalla Banca centrale europea. Verrà distribuito a cittadini e imprese da banche e altri prestatori di servizi di pagamento, che possono essere anche Poste o Comuni. E non sostituirà il contante.
A differenza delle criptovalute, l'euro digitale sarà moneta della Banca centrale. La Bce garantirà che sia sicuro, che mantenga un valore stabile e che possa essere scambiato al valore nominale con euro contante. Al contrario, i cripto-asset possono fluttuare in modo significativo nel valore e il loro scambio in contanti in euro o persino in denaro bancario commerciale non può essere garantito.
Perché la Bce lo vuole
"L'euro è stato un simbolo dell'unità e della forza dell'Europa sin dal suo inizio 25 anni fa. Mentre il contante è ancora prevalente e rimarrà ampiamente accessibile e accettato, sempre più cittadini e imprese scelgono di pagare elettronicamente", spiega la Commissione europea.
In questo contesto, l'euro digitale ha diversi obiettivi:
- garantire che le persone, le imprese e gli enti pubblici continuino ad avere accesso a una forma pubblica di moneta digitale per i pagamenti, accessibile e accettata ovunque nell'area dell'euro, in qualsiasi momento (invece di affidarsi solo a soluzioni private);
- mettere a disposizione una forma di denaro digitale che garantisca lo stesso livello di privacy del contante (a differenza delle soluzioni di pagamento digitale esistenti) e che sia accessibile a tutti i cittadini, compresi quelli senza conto bancario;
- promuovere l'innovazione e la concorrenza nei pagamenti al dettaglio, anche consentendo alle banche e ad altri fornitori di servizi di pagamento di sviluppare nuove soluzioni per i propri clienti; sostenere l'autonomia strategica aperta dell'Europa e rafforzare il ruolo internazionale dell'euro.
Il valore aggiunto rispetto alle attuali carte di pagamento
Intanto i pagamenti digitali ovunque ci si trovi nell'area dell'euro: l'euro digitale sarebbe un unico mezzo di pagamento utilizzabile in tutta l'area dell'euro, indipendentemente da dove si trovano i pagatori e quale banca commerciale o fornitore di servizi di pagamento utilizzano. Gli utenti potranno pagare in qualsiasi momento, ovunque nell'area dell'euro, e i pagamenti verranno inviati e ricevuti istantaneamente 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni all'anno.
Oggi, non tutte le soluzioni digitali private funzionano perfettamente in tutta l'Ue. Poi la possibilità di pagare digitalmente anche senza accesso a internet: l'euro digitale potrebbe essere utilizzato per inviare denaro per i pagamenti, anche in assenza di una connessione internet, se si è fisicamente vicini all'altra parte della transazione, sia essa un'altra persona o un shop (cosiddetto "euro digitale offline").
I consumatori, le imprese e gli enti pubblici sarebbero in grado di effettuare e ricevere pagamenti anche in aree remote con connessione internet inaffidabile e in caso di carenza di reti di comunicazione o infrastrutture elettriche.
E ancora: più scelta per i consumatori.
L'euro digitale integrerebbe le soluzioni di pagamento digitali private esistenti. Offre più scelta ai consumatori, che sarebbero in grado di scegliere tra tutte le soluzioni di pagamento disponibili a seconda delle loro esigenze, preferenze e circostanze. Darà possibilità di pagare digitalmente anche se non si dispone di un conto bancario. Favorirà così l'inclusione digitale e finanziaria, contribuendo in tal modo ad abbattere il digital divide consentendo alle persone senza conto bancario di effettuare o ricevere pagamenti digitali e di accedere gratuitamente alle funzionalità di base a titolo gratuito.
Le funzionalità includerenno la conversione del contante in euro digitale e viceversa. Infine una maggiore privacy per gli utenti: l'euro digitale consentirebbe agli utenti di effettuare pagamenti digitali garantendo al contempo la protezione dei loro dati. Quando si utilizza l'euro digitale offline, la privacy dell'utente è la stessa di quando utilizza il contante.
Quando arriverebbe
Dopo l'adozione della proposta da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, la Banca centrale europea dovrebbe prendere la decisione finale sull'emissione di un euro digitale. Probabilmente ci vorranno ancora diversi anni (almeno non prima del 2028). I consumatori riceveranno quindi l'euro digitale dalle loro banche commerciali o prestatori di servizi di pagamento, oppure da enti pubblici designati dagli Stati membri, in cambio di depositi o contante in euro.
L'euro digitale verrebbe emesso dalla Banca centrale europea e dalle banche centrali nazionali degli Stati membri della zona euro. I servizi di base per gli utenti finali come l'apertura e la chiusura di un conto in euro digitale, la consultazione dei saldi, il finanziamento e lo scorporo del conto in euro digitale e l'effettuazione di bonifici e pagamenti sarebbero forniti gratuitamente.
Analogamente agli attuali servizi di pagamento, gli utenti di un euro digitale non dovrebbero sostenere commissioni quando effettuano acquisti in euro digitale, sia a livello nazionale che transfrontaliero. Le banche possono addebitare ai propri clienti solo i conti bancari commerciali a cui può essere collegato l'euro digitale e i servizi volontari e non di base.