AGI - "Sono responsabile di tutte le decisioni che questa Alleanza deve prendere tranne una: quella che riguarda il mio futuro ed è una decisione che spetta ai 31 alleati". Sono le parole del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al suo arrivo alla riunione dei ministri della Difesa, che confermano come le probabilità di una nuova proroga del suo mandato alla guida dell'Alleanza sia sempre più probabile.
"Io non chiederò una proroga del mio mandato ma è una decisione che spetta agli alleati", ha insistito l'ex premier norvegese in carica da nove anni.
Il dibattito sul suo successore si fa sempre più pressante in vista del summit di Vilnius dell'11-12 luglio in cui la questione dovrà essere chiusa. Nel frattempo sono emersi due possibili candidati: la premier danese, Mette Frederiksen, e il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace.
Ancora in carica fino all'anno prossimo?
Tuttavia diversi diplomatici dei Paesi della Nato vedono sempre più probabile che al comando resti Stoltenberg, fino al prossimo anno quando a Washington si celebrerà il 75esimo anniversario dell'Alleanza.
"Se non siamo d'accordo su un candidato successore, la Nato non può restare senza un segretario generale, e io sono ovviamente favorevole a una proroga", ha afferma il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius.
Le posizioni in campo
Frederiksen - di recente ricevuta dal presidente americano, Joe Biden, alla Casa Bianca - soddisfa i requisiti di alcuni alleati europei come possibile prima donna leader. Ma i Paesi del fianco orientale dell'alleanza spingono affinché qualcuno della loro regione prenda le redini per esercitare una posizione più dura nei confronti della Russia. Inoltre, se fosse scelta, Frederiksen sarebbe il terzo capo della Nato consecutivo dalla Scandinavia, dopo Stoltenberg, un norvegese, e il danese Anders Fogh Rasmussen.
Il britannico Wallace è stato ovviamente molto sponsorizzato da Londra ma numerosi alleati vogliono un ex capo di Stato o di governo in carica. Inoltre Parigi vorrebbe qualcuno dell'Ue, non ex.
Anche per il ministro della Difesa finlandese, Antti Kaikkonen, la proroga di Stoltenberg "non suona male". "Ha svolto un ottimo lavoro. Ma, naturalmente, sono sicuro che un giorno vorrà ritirarsi", ha evidenziato Kaikkonen, ultimo arrivato alla Nato anche grazie all'impegno di Stoltenberg.