AGI - Crolla il numero di nuovi matrimoni in Cina, dove nel 2022 si sono sposate soltanto poco più di 6,8 milioni di coppie, al livello più basso dal 1986. Lo rivelano gli ultimi dati diffusi dal ministero degli Affari Civili cinese, che mostrano un calo del 10,5% nel numero di matrimoni contratti l'anno scorso rispetto a quelli del 2021.
Il crollo è tutt'altro che occasionale, e segna il nono anno consecutivo di contrazione nel numero di coppie che si uniscono in matrimonio: le 6,8 milioni di coppie del 2022 rappresentano un calo di oltre il 49% rispetto ai 13,5 milioni di matrimoni registrati nel 2013.
A fare crollare le unioni sono intervenute le draconiane restrizioni anti-Covid, che hanno retto fino al dicembre scorso, ma anche gli effetti di cambiamenti sociali ormai consolidati e che vedono i giovani rimandare il più possibile il momento del fatidico sì - o scegliere di non sposarsi affatto - per gli alti costi che comporta il mantenimento dei figli nelle grandi città.
L'attenzione delle autorità è ora rivolta alla generazione Z dei nati a cavallo del 2000, che si sta affacciando all'età in cui, tendenzialmente, si contrae matrimonio. Questa soglia, però, si è già spostata in avanti negli ultimi anni: nel 2020 l'età media del primo matrimonio, in Cina, è stata di 28,7 anni, secondo i dati dell'ultimo censimento, con un innalzamento di oltre tre anni rispetto al dato emerso dal censimento precedente, nel 2010.
I ventenni di oggi studiano più a lungo e devono affrontare pressioni maggiori sul piano occupazionale, procrastinando il momento in cui ci si sposa e si mettono al mondo figli, ha spiegato al magazine economico-finanziario Yicai Yang Jinrui, vice direttore del dipartimento per la Famiglia e la Popolazione della Commissione Nazionale per la Sanità cinese.
Un'analisi che trova conferma negli ultimi dati sulla disoccupazione giovanile (16-24 anni) nelle aree urbane, che ha raggiunto il 20,4% ad aprile scorso, un valore quattro volte più alto del dato generale sulla disoccupazione. Il continuo calo nel numero di matrimoni è l'ennesima spia di una situazione sociale sempre più tesa, a cui il governo sta cercando di rispondere, finora senza esiti apprezzabili, cercando di spingere le coppie ad avere almeno due figli, dopo l'abolizione della pluridecennale politica del figlio unico, nel 2016.
Gli ultimi dati certificano una crisi demografica ormai chiara, con una diminuzione della popolazione di 850mila unità nel 2022 e solo 9,56 milioni di bambini nati in Cina lo scorso anno, il 10% in meno di quelli nati l'anno precedente e per la prima volta sotto quota dieci milioni dagli inizi degli anni Cinquanta, agli albori della Repubblica Popolare Cinese.