AGI - I procuratori federali hanno notificato all'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump il fatto di essere formalmente inscritto in un'inchiesta giudiziaria come potenziale imputato. La notifica, che è stata fatta ai legali di Trump, rappresenta il passaggio preliminare di un'incriminazione.
Il consigliere speciale Jake Smith, nominato dal dipartimento Giustizia per indagare, tra gli altri, sui documenti riservati prelevati dalla Casa Bianca da Trump e trasferiti nel suo resort a Mar-a-Lago, in Florida, potrebbe essere in procinto di incriminare formalmente il tycoon.
Nelle scorse settimane Smith ha convocato una serie di persone che fanno parte del cerchio ristretto di Trump, tra cui uno dei suoi avvocati, Evan Corcoran. Un ex portavoce di Trump, Taylor Budowich, è stato ascoltato da un gran giuri' in Florida. Questa accelerazione, secondo i media americani, sarebbe la prova che Smith è vicino a chiudere l'inchiesta e a incriminare l'ex presidente.
Secondo il sistema giudiziario americano, una persona diventa "target" di un'inchiesta quando esiste "prova sostanziale del legame tra lui, o lei, e un potenziale crimine, che ne fa un imputato".
"Nessuno mi ha detto che sono stato incriminato e non dovrei esserlo perché non ho fatto niente di male, ma ho capito da anni di essere un 'bersaglio' del dipartimento Giustizia e dell'Fbi", ha dichiarato Trump per poi gettare nuove ombre sulle prossime elezioni del prossimo anno.
"Vogliono falsare le elezioni del 2024"
La replica dell'ex presidente è arrivata con un post pubblicato sulla sua piattaforma social, Truth dove ha scritto a caratteri maiuscoli la parola "target", cioe' bersaglio, lo stesso termine che sarebbe stato usato dai procuratori federali nella notifica.