AGI - L'Ucraina è pronta a lanciare la sua tanto attesa controffensiva per riconquistare il territorio occupato dalla Russia, ha assicurato il presidente Volodymyr Zelensky in un'intervista al Wall Street Journal registrata a Odessa. Zelensky ha comunque temperato il suo ottimismo avvertendo che potrebbe volerci tempo e che l'operazione potrebbe essere molto costosa in termini di vite umane.
"Crediamo fermamente che ce la faremo", ha detto. Ma poi ha aggiunto: "Non so quanto tempo ci vorrà. A essere onesti, può andare in tanti modi completamente diversi. Ma lo faremo, e siamo pronti". Il presidente ucraino si è augurato che la controffensiva possa cambiare la dinamica della guerra.
Due civili russi uccisi in bombardamenti su Belgorod
Due civili sono rimaste uccise dai bombardamenti ucraini sulla regione di Belgorod, al confine con l'Ucraina, più volte colpita da raid questa settimana.
"Da questa mattina, il distretto di Shebekino è sotto i bombardamenti delle forze armate ucraine", ha dichiarato il governatore di Belgorod Vyacheslav Gladkov, riferendo che una "donna anziana" è stata uccisa nel villaggio di Novaya Tavolzhanka e un'altra è morta per le ferite riportate nel villaggio di Bezlyudovka.
Il fondatore e capo del gruppo russo di mercenari Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha assicurato di essere pronto a inviare i suoi uomini a difesa della regione russa di Belgorod, al confine con l'Ucraina, colpita nei giorni scorsi da intensi bombardamenti e attacchi.
"Se il ministero della Difesa non ferma ciò che sta accadendo nella regione di Belgorod o i territori russi vengono effettivamente catturati, allora evidentemente si arriva", ha detto Prigozhin.
"Difenderemo il nostro popolo russo e tutti coloro che vi abitano", ha aggiunto in un messaggio audio diffuso dal suo servizio stampa, precisando che i suoi uomini non aspetteranno "l'invito" o l'autorizzazione a schierarsi nella regione. "L'unica cosa che chiederemo sono le munizioni, per non arrivare, come diciamo a casa, a culo nudo al freddo".
Le autorità russe hanno intanto annunciato l'evacuazione urgente di 600 bambini dalle città vicine al confine tra la regione di Belgorod e l'Ucraina. "Continuiamo a portare fuori i nostri bambini. Oggi, 300 bambini sono partiti per la regione di Kaluga e altri 300 andranno a Yaroslavl", ha spiegato Viacheslav Gladkov, governatore di Belgorod, sul suo canale Telegram.
Prigozhin: "I russi hanno minato le rotte di uscita da Bakhmut"
Prigozhin ha accusato il ministero della Difesa russo di voler intrappolare i suoi soldati minando le vie di uscita di Bakhmut. "Poco prima di partire, abbiamo rilevato attività sospette lungo il nostro percorso di uscita. Abbiamo cominciato e abbiamo trovato una decina di luoghi in cui erano stati collocati vari ordigni esplosivi, che vanno da centinaia di mine anticarro a tonnellate di esplosivi plastici".
Secondo Prigozhin, "le persone che hanno seminato trappole in queste aree con esplosivi erano rappresentanti del ministero della Difesa". "E quando gli viene chiesto perché lo hanno fatto, puntano il dito verso l'alto", ha aggiunto, con chiaro riferimento alla leadership russa.
Prigozhin ha anche annunciato che quasi tutte le sue unità hanno lasciato la città di Bakhmut, conquistata dopo diversi mesi di combattimenti contro le forze ucraine, e lasciato le posizioni recuperate all'esercito russo.
Piano di pace dell'Indonesia, "Zona demilitarizzata confine"
L'Indonesia ha proposto un piano di pace per l'Ucraina e la Russia che prevede, tra le altre cose, un cessate il fuoco, la creazione di una zona demilitarizzata e il dispiegamento di forze di pace delle Nazioni Unite. Il piano è stato presentato dal ministro della Difesa, Prabowo Subianto, durante il suo discorso alla conferenza sulla sicurezza Shangri-La Dialogue a Singapore
ll piano indonesiano chiede un immediato cessate il fuoco da entrambe le parti e, subito dopo, il ritiro dei militari dalle loro attuali posizioni, su entrambi i fronti, per 15 chilometri. Secondo il ministro a quel punto, occorrerebbe schierare rapidamente forze internazionali di peacekeeping e "l'Onu dovrebbe organizzare e tenere un referendum nei territori contesi per confermare obiettivamente la volonta' della maggioranza dei residenti".
"L'Indonesia -ha aggiunto - è pronta a collaborare" inviando i suoi uomini per l'eventuale operazione di mantenimento della pace delle Nazioni Unite. Misure del genere, ha continuato, hanno già "dimostrato la loro efficacia nel corso della storia", e ha citato come esempio la penisola coreana.
"Sì, il conflitto in Corea ancora non ha una soluzione permanente; ma da 50 anni abbiamo almeno un po' di pace, che è molto meglio della distruzione e della morte di persone innocenti". L'Indonesia, che attua una diplomazia non allineata, ha già tentato la mediazione di pace tra i due belligeranti: il presidente Joko Widodo ha visitato Kiev e Mosca e ha incontrato i leader ucraini e russi l'anno scorso mentre il Paese presiedeva il gruppo del G20.
La proposta del ministro della difesa, tuttavia, è stata criticata alla conferenza, dove un partecipante lo ha accusato di mettere l'aggressore e l'aggredito sullo stesso piano. Il capo della politica estera dell'Ue, Josep Borrell, ha aggiunto che la pace in Ucraina deve essere raggiunta in termini accettabili senza rischiare di congelare il conflitto: "Dobbiamo portare la pace in Ucraina", ma deve essere "una pace giusta, non una pace di resa", ha sottolineato, parlando dopo il ministro indonesiano.
L'Indonesia ha votato a favore di una risoluzione delle Nazioni Unite che condanna l'invasione russa dell'Ucraina, ma non applica sanzioni economiche contro Mosca.
Kiev lo boccia: "Sembra una proposta russa"
Kiev ha respinto la proposta. "Sembra un piano russo, non un piano indonesiano. Non abbiamo bisogno che questo mediatore venga da noi con questo strano piano", ha risposto il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov.