AGI - L’industria della sigaretta elettronica è al giro di boa dei suoi primi due decenni. Età più che matura, ma secondo Ira Simeonidis, l'organizzatrice di Hall of Vapes, la più grande fiera europea di “svapo”, che si tiene a Stoccarda questo mese, l’età d'oro delle sigarette elettroniche potrebbe già essere al tramonto.
L’ultima edizione del festival, prima della pandemia in seguito alla quale è stato sospeso, aveva visto oltre 20 mila partecipanti che hanno avuto modo di assistere a discorsi, festeggiare a suon di birra con i dj e visitare mostre di famosi designer che illustravano gli ultimi modelli di dispositivi fatti per inalare nicotina e altre sostanze a scelta. Un modo per stare insieme e apprezzare le ultime novità elettroniche studiate per professionisti e appassionati. Ma adesso?
Adesso, scrive il Guardian, “i mercati di tutto il mondo sono stati invasi da vaporizzatori usa e getta prodotti in serie e il prodotto che una volta era l’emblema dei negozi specializzati ora riempie gli scaffali dei negozi che si trovano sotto casa oppure gli stand accessoriati per telefoni cellulari o nelle bancarelle che vendono oggetti per turisti. Nulla è più come prima.
Annota Simeonidis, che il numero di quanti espongono alla sua fiera si è “più che dimezzato quest'anno” e tutto è più che dimesso, niente musica e concerti mentre molte stand sono stati occupati da aziende che vendono tecnologia 'usa e getta'.
"È più economica e questo è una catastrofe per l'ambiente con le sue batterie al litio", si lamenta l’organizzatrice della fiera. I cui spazi sono oggi pieni di giovani e giovanissimi, segno che l’età di chi fuma e-sigarette s’è abbassata.
Una ricerca sui bambini britannici ha rilevato che la percentuale di chi fa uso di questi strumenti è più che raddoppiata nel corso del 2022. “Si parla del 600%”, sottolinea il giornale inglese.
Tendenze che, s’aggiunge, erano già in atto tra i giovani già avezzi al fumo mentre alcuni studi fatti in Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti confermerebbero invece che un numero più significativo di adolescenti che “svapano” in verità non avrebbero mai avuto a che fare con sigarette e tabacco.
Quel che però non è ancora stato appurato è se questi apparati definiti “salvavita”, siano utili per emancipare i fumatori dal vizio o non, piuttosto, un mezzo per l’industria per adescare nuovi consumatori: Tant’è che proprio la preoccupazione per l'uso da parte degli adolescenti e il costo ambientale dei dispositivi “ha sollecitato una regolamentazione di questi strumenti in tutto il mondo”, sottolinea il Guardian.
I Paesi Bassi, ad esempio, hanno vietato i vaporizzatori aromatizzati proprio quest'anno mentre la Francia potrebbe vietarli gli usa entro il 2023. In Irlanda, invece, i minori di 18 anni possono acquistarli legalmente in qualsiasi negozio, anche se il Parlamento sta cercando di porvi rimedio.
Le stime del numero di persone che usano le sigarette elettroniche in tutto il mondo variano notevolmente: da 40 milioni a più del doppio. La maggior parte vivrebbe in ??Paesi ricchi o a reddito medio-alto dove, anche con l'imposizione di nuovi dazi, la sigaretta elettronica “è ancora meno costoso che fumare sigarette che sono pesantemente tassate”.