AGI - A causa del riscaldamento globale, centinaia di specie esotiche, sia animali che vegetali, hanno invaso gli ecosistemi del Sud della Francia, minacciando quelle locali. Lo riferisce 'France Info', sottolineando che in 25 anni le specie invasive sono costate 9 miliardi di euro al governo francese.
Gli scienziati monitorano da vicino il fenomeno, temendo che quelle specie che giungono da lontano possano prendere il sopravvento su quelle storiche oltre al fatto che i cambiamenti climatici stanno gia' modificando i comportamenti delle specie locali.
Uno tra i tanti casi riscontrati riguarda lo Stagno dell'Oro, nei pressi di Montpellier: è uno stagno vicino al mare, dove i pesci sono minacciati da una specie di medusa invasiva, chiamata ribes del mare, piccole palline gelatinose traslucide che si riproducono molto velocemente. Cosi' da qualche anno i pescatori locali hanno cominciato a trovare, ad esempio, i granchi bianchi americani di piccola dimensione e il gambero americano.
"Abbiamo sempre più inverni poco rigidi e questo permette a queste specie esotiche di arrivare addirittura a prosperare o di vivere facilmente in letargo in inverno poiché le gelate, che prima si manifestavano spesso, ora sono rare", ha detto Ludovic Cases, esponente del Sindacato misto del Bacino dell'Oro. Il riscaldamento globale accelera anche il ciclo degli animali, e in particolare quello del terribile granchio blu. Questa specie fa paura nella zona perché sembra che mangi tutte le altre. "Il ciclo riproduttivo del granchio blu potrebbe potenzialmente essere reso più veloce.
Questo è ciò che abbiamo visto anche in altre zone come la Sicilia. Le femmine di granchio blu possono deporre le uova abbastanza presto nella stagione e anche diverse volte all'anno", ha riferito Nathalie Barré, specialista della specie al Conservatorio delle specie naturali. Depongono molte uova, per alcuni più di 2,5 milioni. E per monitorare la presenza del granchio blu, che i pescatori vedono regolarmente nello Stagno dell'Oro, gli scienziati del ministero della Transizione ecologica preleveranno tra pochi giorni campioni di Dna ambientale in quelle acque.