AGI - La distruzione di un deposito di munizioni all'uranio impoverito fornite dall'Occidente all'Ucraina ha portato alla comparsa di una nube radioattiva, che si è già diretta verso l'Europa. È l'allarme lanciato nel pomeriggio da Nikolai Patrushev, segretario del Consiglio di sicurezza russo, in una riunione a Syktyvkar. Ma la Polonia smentisce la notizia diffusa da Mosca e in un comunicato pubblicato sul sito dell'Agenzia polacca per l'energia atomica, datato 17 maggio, mette in guardia sulla "disinformazione" e aggiunge che "la situazione delle radiazioni nel Paese è normale".
Patrushev, secondo quanto riporta Ria Novosti, ha detto che al G7 "i leader dei Paesi occidentali, sotto la pressione degli Stati Uniti, discuteranno anche dell'assistenza all'Ucraina": "gli americani hanno più di una volta nella storia 'aiutato' i Paesi satelliti, e anche l'Ucraina" con la fornitura di "munizioni con uranio impoverito. La loro distruzione ha portato una nube radioattiva a dirigersi verso l' Europa occidentale. E un aumento delle radiazioni è gia' stato registrato in Polonia", ha detto il segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa.
Ma Varsavia smentisce: "l'Agenzia nazionale per l'energia atomica controlla la situazione delle radiazioni nel Paese 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana - si legge sul sito dell'Agenzia polacca - il monitoraggio delle radiazioni polacco include tra l'altro moderne stazioni PMS, le cui indicazioni vengono analizzate su base continuativa da esperti del PAA Radiation Emergency Center", che è "in costante contatto con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica e l'Autoritaà di regolamentazione nucleare ucraina (SNRIU). Abbiamo accesso al Sistema Internazionale di Notifica Precoce di Emergenza Radiazioni (USIE). Non abbiamo ricevuto alcuna notifica di emergenza radioattiva".