AGI - Un'alluvione passata come un terremoto, che richiama alla mente il sisma di 11 anni fa proprio pochi giorni prima dell'anniversario: ferita al cuore, l'Emilia Romagna tenta di rialzarsi dalla devastante alluvione, sperando che la pioggia rallenti fino pian piano a fermarsi, anche se l'allerta rossa resterà anche domani.
I numeri diffusi dalla protezione civile rendono testimonianza del disastro: sono 21 i fiumi esondati, anche in più punti, 22 i corsi d'acqua che hanno superato il livello 3, quello di massimo allarme. Aumentano a 35 i Comuni con allagamenti tra la Romagna e il Bolognese e a 48 quelli con frane, anche importanti, tra Reggio Emilia e Rimini.
Salgono ad almeno 8 i morti accertati: 6 in provincia di Forlì-Cesena, uno nel Ravennate e uno nel Bolognese, mentre risultano ancora alcune persone disperse; migliaia gli evacuati, un dato in aumento costante. Potrebbero superare i 13mila, secondo una stima della Regione, difficilissima però da ipotizzare con certezza in queste ore ancora di emergenza. Serve lo sforzo finale per trarre in salvo le persone, molte delle quali mancano ancora all'appello.
"Siamo arrivati ad un punto chiave della gestione dell'emergenza: ancora per qualche ora la priorità rimane tassativamente quella di tutelare l'incolumità delle persone, ancora spero per poche ore il 100% delle nostre energie saranno per mettere al sicuro le persone in posizioni ancora rischiose": così su Fb il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, facendo il punto sull'alluvione che ha travolto la città, dopo l'esondazione del Savio che resta ancora sorvegliato speciale.
Il maltempo ha fatto registrare punte fino a 70 millimetri di pioggia, con una media di 50 millimetri, sulla montagna e collina romagnola e bolognese e 20 millimetri in media nella montagna e collina emiliana centrale (Parma, Reggio e Modena).
Soffre anche Bologna, con via Saffi di nuovo allagata: il sindaco Matteo Leporeordina l'evacuazione dei piani bassi di alcuni edifici adiacenti al torrente Savena in via del Paleotto a Bologna. Sui colli chiuse alcune strade causa frane. Chiusi musei, biblioteche e centri sportivi, domani chiuse ancora le scuole, la viabilità nell'area metropolitana è in ginocchio.
Al lavoro per gestire emergenza e sfollati, più di 1.100 volontari, oltre 600 vigili del fuoco, forze dell'ordine e Croce Rossa. Sono oltre 600 i vigili del fuoco al lavoro con a disposizione 3 elicotteri Il Comando operativo di vertice interforze (COVI) ha attivato 5 elicotteri, 9 gommoni e 6 lagunari oltre a 12 unità operative per il controllo degli argini, un aeromobile a pilotaggio remoto pronto per il monitoraggio, 7 battelli gonfiabili. E sono in arrivo in serata 26 uomini e sei gommoni del Battaglione San Marco.
La Capitaneria di Porto nazionale sta mettendo a disposizione 3 elicotteri, un aereo, 2 battelli e, in arrivo a Ravenna, 12 subacquei. I Carabinieri rafforzeranno il presidio sul territorio grazie a squadre antisciacallaggio e metteranno a disposizione 2 elicotteri, così come la Guardia di Finanza. Sono oltre 1.100 i volontari operativi: 500 tra Colonne mobili delle associazioni nazionali e delle Regioni Toscana, Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli, Umbria, Lazio, Province autonome di Trento e Bolzano a cui si aggiungono 600 volontari dei 9 Coordinamenti dell'Emilia-Romagna.
Sono in arrivo ulteriori squadre di volontari delle associazioni nazionali e delle colonne di Veneto e Lombardia. La Croce Rossa Italiana sta mettendo in azione 116 volontari, e il Soccorso alpino altri 136, 12 operatori alluvionali e 3 ambulanze fuoristrada. Impossibile pensare al GP di F1 che avrebbe dovuto disputarsi a Imola nel week-end e che viene annullato, con la promessa di un rilancio nel 2026.
"In maniera unanime si è scelto di non disputare il Gran Premio di F.1, per rispetto della situazione nella quale ci troviamo e per consentire di concentrare tutto l'impegno e gli sforzi di personale e mezzi sull'emergenza e per il sostegno alle persone in difficoltà, così duramente colpite - commenta il sindaco di Imola, Marco Panieri annunciando l'annullamento dell'evento causa il maltempo -. In un momento successivo, lontano da questa emergenza, potremo riprendere il dialogo fra tutti i soggetti fin qui coinvolti, per proseguire insieme in questa collaborazione che ci aveva portato al Gran Premio di F.1 a Imola". "Il mio pensiero e la mia vicinanza- scrive il primo cittadino - vanno in primo luogo a tutte le persone così duramente colpite negli affetti e nelle cose e a tutti coloro che sono impegnati senza sosta nel portare loro aiuto".
Bonaccini: "Situazione pesantissima"
"È una situazione pesantissima che sta mettendo a dura prova la Regione Emilia Romagna, ma reagiremo: prima cosa mettere in sicurezza le persone, serve ancora sforzo, poi penseremo ai danni", ha detto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nel punto stampa alla protezione civile con il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, che ha sorvolato le aree alluvionate con i Vigili del Fuoco.
Meloni promette il "massimo supporto"
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso del vertice al Comitato operativo, presieduto da Musumeci, nella sede della Protezione civile, ha ribadito la massima disponibilità da parte del governo per supportare la Regione Emilia nell'emergenza.
Questo pomeriggio, intanto, si terrà un vertice con i ministri Lollobrigida, Calderone e il viceministro Leo per concordare provvedimenti di sospensione degli obblighi in materia fiscale e contributiva in aiuto alla Regione colpita, si informa ancora. "Faremo tutto cio che sarà necessario per far fronte alla tragica situazione creatasi. Rinnovo la vicinanza del governo alle famiglie delle vittime", informa ancora una nota.
Meloni ha dato la disponibilità immediata a convocare un Consiglio dei ministri per approvare, ove fosse necessario, ulteriori misure d'emergenza. "Il governo c'è, al fianco delle popolazioni colpite e delle istituzioni sul territorio", ha sottolineato Meloni.