AGI - Fuggi fuggi di gay dall’Uganda. Un disegno di legge, approvato verso la fine del mese scorso, prevede l'ergastolo per chiunque intrattenga relazioni omosessuali.
“Il governo e il popolo dell'Uganda sono contro la nostra esistenza", ha dichiarato Mbajjwe Nimiro Wilson, un 24enne fuggito in tutta fretta, munito di solo zaino, alcuni giorni dopo che una folla ostile, bambini inclusi, lo ha bloccato mentre faceva la spesa vicino a un rifugio per gay a Kampala, la capitale, come riferisce il New York Times. “Continuavano a dire: ‘Ti daremo la caccia. Voi gay dovreste essere uccisi. Vi massacreremo'”, ha detto. "Non c'era altra scelta che andarsene".
Il disegno di legge, approvato con 387 voti contro 2, punisce chiunque affitti immobili a persone omosessuali e chieda la “riabilitazione” per coloro che sono stati condannati per omosessualità. Il presidente Yoweri Museveni, che ha elogiato il provvedimento, giovedì ha rinviato il ddl al Parlamento per "migliorarlo", come affermato dal suo partito. Scrive il giornale: “Il presidente si è pure congratulato con i deputati e i leader religiosi per quella che ha definito una loro ‘forte posizione’ contro le persone Lgbtq. ‘È un bene che abbiate respinto le pressioni degli imperialisti’", ha poi aggiunto, nel riferirsi ai Paesi occidentali.
Museveni ha parlato alcune ore dopo che il Parlamento Europeo ha preso posizione contro il disegno di legge che equipara l’omosessualità a “un peccato”.
I rapporti tra persone dello stesso sesso erano già considerati illegali dal codice penale dell'Uganda, ma il disegno di legge introduce ora sanzioni molto più severe e amplia notevolmente la gamma di reati. E mentre la narrazione anti-gay c’è da tempo in Uganda, così come in Ghana, Zambia e Kenya, “ha preso una pessima deriva nell'ultimo anno”, sottolinea il quotidiano americano.
"Ciò che fa questa legge è dare all'omofobia una base e un quadro legale", come ha riassunto Fox Odoi-Oywelowo, ex consigliere senior di Museveni e uno dei due deputarti che si sono opposti e hanno votato contro la sua introduzione. Ora la sua intenzione è di dar corso a un ricorso legale contro il disegno di legge: “Se lo stato sceglie di chi ci si può innamorare", ha detto, "si tratta della più grande abrogazione dei nostri diritti più elementari".
"Per ora è meglio rimanere in casa e non rischiare", ha detto. "Non siamo al sicuro da nessuna parte", ha dichiarato Wilson, il 24enne fuggito con lo zaino.