AGI - L'accusa di omicidio colposo contro Alec Baldwin per una sparatoria mortale su un set cinematografico sarà ritirata. L'attore era stato accusato a gennaio per la morte del direttore della fotografia Halyna Hutchins durante le riprese del western "Rust" in New Mexico nel 2021, e si era dichiarato non colpevole.
Durante le prove aveva in mano una pistola Colt calibro 45 quando questa ha sparato, uccidendo Hutchins e ferendo il regista Joel Souza, ma ha sempre insistito che gli era stato detto che la pistola era sicura e che non aveva premuto il grilletto.
A poche settimane dalla prevista udienza di due settimane, i procuratori speciali nominati il mese scorso hanno dichiarato di voler ritirare le accuse.
Gli sviluppi dell'indagine
"Negli ultimi giorni e in preparazione dell'udienza preliminare del 3 maggio 2023, sono emersi nuovi fatti che richiedono ulteriori indagini e analisi forensi", si legge in una dichiarazione degli avvocati del New Mexico Kari Morrissey e Jason Lewis.
"Per questo motivo respingeremo le accuse di omicidio colposo contro il signor Baldwin per condurre ulteriori indagini - hanno dichiarato - questa decisione non assolve il signor Baldwin dalla responsabilità penale e le accuse possono essere ripresentate. La nostra indagine di follow-up rimarrà attiva e in corso".
Le accuse contro Hannah Gutierrez-Reed, la giovane responsabile delle armi sul set del film, rimangono invece invariate.
Gli avvocati di Baldwin
Gli avvocati di Baldwin hanno accolto con favore la decisione, che dovrebbe essere formalizzata venerdì in un'udienza in tribunale a Santa Fe, nel Nuovo Messico.
"Siamo lieti della decisione di archiviare il caso contro Alec Baldwin e incoraggiamo un'indagine adeguata sui fatti e le circostanze di questo tragico incidente", hanno dichiarato gli avvocati Luke Nikas e Alex Spiro.