AGI - È riuscito il secondo tentativo della missione europea Juice: 24 ore dopo il suo rinvio per maltempo, la sonda spaziale è partita verso Giove e le sue lune ghiacciate, alla ricerca di ambienti abitabili per vita extraterrestre.
Giovedì le squadre dello spazioporto di Kourou nella Guyana francese avevano interrotto le operazioni per rischio fulmini, mentre diverse personalità, tra cui il re dei belgi Philippe e gli astronauti francesi Thomas Pesquet e il tedesco Matthias Maurer, erano venute ad assistere al lancio
Pochi minuti prima del conteggio finale, "una grande massa nuvolosa si è avvicinata e non potevamo assolutamente procedere con il lancio a causa del rischio di fulmini", ha spiega ad AFP Stéphane Israel, il presidente di Arianespace.
"Per dare luce verde al lancio servono tre parametri: la preparazione del lanciatore, la disponibilità della sonda e il meteo, che è l'ultima suspense", ha aggiunto.
A differenza dei lanci convenzionali che hanno un certo margine di decollo, la finestra di lancio della sonda Juice è vicina al secondo, a causa della particolare orbita che dovrà raggiungere. Secondo il programma di volo, la sonda, pesante sei tonnellate, si separerà dal razzo 27 minuti dopo il decollo, a un'altitudine di circa 1.500 chilometri. Questo sarà quindi l'inizio di un'odissea di otto anni per Juice (Jupiter Icy Moons Explorer), la missione di punta dell'Agenzia spaziale europea (ESA).
In viaggio per esplorare Giove e le sue lune ghiacciate, la sonda è alla ricerca di ambienti abitabili per forme di vita extraterrestri. Non raggiungerà la sua destinazione prima del 2031, a più di 620 milioni di chilometri dalla Terra.