AGI - "La Russia non ha intenzioni preconcette e ostili verso nessuno ed è aperta a un partenariato costruttivo con tutti i Paesi". Il presidente russo, Vladimir Putin, assicura che la Russia "non si isolerà da nessuno" e apre di nuovo al mondo. Il capo del Cremlino ha tenuto un discorso durante la cerimonia per la presentazione delle credenziali di nuovi ambasciatori a Mosca. Ha spiegato che la Russia è "favorevole alla costruzione di relazioni con gli Stati Uniti, basate sui principi di uguaglianza e non interferenza negli affari interni".
È l'Ue ad aver "avviato il confronto geopolitico" con la Russia, aggiunge ancora Putin, rivolgendosi al nuovo ambasciatore della Ue a Mosca, il francese Roland Galharague. Putin durante un discorso al Cremlino, si è lamentato del fatto che le relazioni con l'Ue, alleata dell'Ucraina, "si sono deteriorate drasticamente negli ultimi anni".
Il leader russo è tornato anche a parlare dell'operazione militare in corso in Ucraina. "La situazione nelle nuove regioni della Federazione Russa rimane tesa". Commenti che sono stati ripresi dalle agenzie come Ria Novosti. "Chiederò al vice primo ministro Marat Shakirzyanovich Khusnullin di riferire su quale lavoro è già stato fatto e cosa resta da fare" in queste quattro regioni ucraine annesse l'anno scorso da Mosca.
Putin, infine, ha accusato i servizi segreti occidentali di essere coinvolti in attacchi "terroristici" in Russia, tre giorni dopo la morte di un famoso blogger militare in un attentato a San Pietroburgo. "Ci sono tutte le ragioni di pensare che le forze dei Paesi terzi e dei servizi speciali occidentali siano coinvolte nella preparazione di atti di sabotaggio e terrorismo" sia nei territori ucraini occupati che in Russia, ha detto Putin durante una riunione del Consiglio di sicurezza della Federazione russa trasmessa dalla televisione.
Le aperture di Kiev
Kiev è disposta a discutere il futuro della Crimea con Mosca se le sue forze raggiungono il confine della penisola occupata dalla Russia: lo ha detto al Financial Times un alto consigliere del presidente Volodymyr Zelenskyy.
Andriy Sybiha, vice capo dell'ufficio di Zelenskyy, ha fatto al quotidiano la dichiarazione più esplicita dell'interesse dell'Ucraina nei negoziati da quando ha interrotto i colloqui di pace con il Cremlino lo scorso aprile.
"Se riusciremo a raggiungere i nostri obiettivi strategici sul campo di battaglia e quando saremo sul confine amministrativo con la Crimea, siamo pronti ad aprire una pagina diplomatica per discutere di questo problema", ha detto Sybiha, riferendosi alla controffensiva a lungo pianificata da Kiev. Ha aggiunto: "Ciò non significa che escludiamo la via della liberazione da parte del nostro esercito".