AGI - "Timori nel Governo non ci sono. C'è consapevolezza della situazione alla quale stiamo lavorando molto serenamente in collaborazione con la Commissione europea". Questa le parole del ministro per gli Affari europei e per il Pnrr, Raffaele Fitto, in un punto stampa con i giornalisti a Bruxelles sull'attuazione del Piano. "Le questioni sono due: la prima riguarda gli obiettivi al 31 dicembre del 2022 per ottenere la rata dei 19 miliardi".
"Com'è noto - spiega - abbiamo concordato con la Commissione una proroga di questa rata e l'abbiamo fatto per poter verificare alcune questioni che la Commissione ha bisogno di verificare. Abbiamo anche indicato quale sono, non si tratta di fare polemiche con nessuno. Si tratta di prendere atto che sono questioni evidentemente che riguardano il precedente governo per il semplice fatto che noi ci siamo insediati a fine ottobre e già questo sarebbe abbastanza indicativo per le risposte. Detto questo, il Governo sta lavorando per risolvere questa questione in accordo con la Commissione europea".
Il RepowerEu
"Esiste una seconda questione collegata complessivamente al Piano di ripresa e resilienza - aggiunge - per la quale, anche qui, leggo delle interpretazioni particolari. Noi stiamo facendo una verifica, la faremo con la Commissione, se dovesse emergere su diversi progetti che c'è la impossibilità, in alcuni casi è così, di realizzare alcuni progetti che non c'entrano con gli obiettivi del 31 dicembre, sono generali rispetto a un programma che ha un orizzonte temporale che va al giugno 2026. Con la Commissione europea lavoreremo per una soluzione tenendo conto del fatto, com'è noto, l'Italia presenterà nei prossimi mesi il RepowerEu. Avrà come finanziamento la quota a fondo perduto assegnata in base alle quote Ets, avra' una parte percentuale della Politica di coesione ma non può utilizzare a debito ulteriori risorse tranne eventuali autorizzazioni".
"Questo riguarderà delle scelte anche qui ma il Repower Eu ha bisogno di essere definito come capitolo aggiuntivo nel Pnrr e quindi troverà lì la soluzione", ha spiegato ancora Fitto. "È il lavoro che questo Governo in pochi mesi ha messo in piedi e nei prossimi mesi troverà una definizione d'intesa con la Commissione europea", ha evidenziato.
Alla domanda su quanti miliardi sarebbero a rischio per progetti non realizzabili, il ministro ha spiegato: "Io non sono abituato a dare cifre, segnalo un rischio sul quale dobbiamo lavorare per superarlo, prendendo atto di quelle che sono le situazioni e soprattutto verificandole nello specifico laddove non è possibile trovare delle soluzioni e quindi trovare delle alternative. Avventurarsi in questo momento in cifre sarebbe sbagliato".
"Palazzo Chigi ha fatto una nota l'altra sera spiegando che tra le questioni sollevate ci sono anche la questioni relative ai piani urbani integrati che riguardano lo Stadio di Firenze e il Bosco di Venezia. Il Governo, d'intesa con i sindaci, con il ministero dell'Interno e con il ministero dell'Economia, predisporrà delle risposte di chiarimento sperando e auspicando di trovare una soluzione in questo mese di confronto con la Commissione europea", ha dichiarato ancora fitto davanti ai giornalisti.
"Questi interventi sono stati oggetti di un decreto interministeriale nell'aprile dello scorso anno che prevedeva il finanziamento di questi interventi e che sono stati oggetto anche di una valutazione per la quale si considerava raggiunto quest'obiettivo. Ora sono sorte nuove questioni, noi con spirito costruttivo e molta serenità lavoreremo per superarle", ha spiegato. "Sinceramente è paradossale immaginare una polemica con questo Governo per questa questione", ha aggiunto Fitto.
"Il Governo - specifica - presenterà una relazione completa che sarà una relazione che andrà a fotografare in modo preciso quello che è lo stato attuale e anche con delle proposte di cambiamento, d'intesa con la Commissione, rispetto ai percorsi indicati dai Regolamenti europei così come altri Paesi europei hanno fatto, faremo anche noi".
Giorgetti: "Stiamo discutendo con la Commissione europea"
"Stiamo discutendo con la Commissione europea per fare le cose in modo realistico". Cosi' il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, rispondendo sul Pnrr ad una domanda dei giornalisti alla Camera.