AGI - Sono quattro le persone rimaste uccise e altre quelle rimaste ferite nell'attacco notturno dei russi alla città di Rzhishchev, nella regione di Kiev: è stato colpito tra l'altro un dormitorio, dove ancora mancano all'appello 4 persone rimaste sepolte sotto le macerie. I servizi di soccorso avevano inizialmente parlato di tre vittime, ma intorno alle 10 ora locale i soccorritori hanno estratto un'altra persona morta dalla struttura danneggiata.
Il bombardamento russo di un edificio residenziale nella città di Zaporizhzhia ha fatto un morto e 25 feriti, tra cui bambini.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky ha reagito all'attacco notturno compiuto dai russi con droni kamikaze di fabbricazione iraniana: "Più di 20 droni iraniani, e anche razzi, numerosi bombardamenti. È stata solo un'altra notte di terrore russo contro l'Ucraina. Ogni volta che qualcuno cerca di pronunciare la parola 'pace' a Mosca, qualcun altro dà un ordine per attacchi criminali".
"I russi stanno attaccando Zaporizhzhia: sono sotto attacco del fuoco nemico edifici residenziali e l'isola di Khortytsia". Lo rendono noto le autorità ucraine e il capo dell'ufficio presidenziale a Kiev, Andriy Yermak. La popolazione è stata invitata a "restare in luoghi sicuri" fino alla fine dell'attacco aereo.
Proiettili all'uranio impoverito
Il ministero della Difesa britannico ha confermato che i proiettili perforanti che invierà in Ucraina contengono uranio impoverito, ma aggiunge che si tratta di una procedura "standard" e che la utilizza "da decenni". "È una componente standard che non ha nulla a che fare con armi o potenziale nucleare", si legge in una nota del ministero diffusa da Sky News britannica. "La Russia lo sa, ma sta deliberatamente cercando di disinformare". Tra l'altro, continua la nota, "uno studio indipendente condotto da scienziati di gruppi come la Royal Society ha valutato che qualsiasi impatto sulla salute e sull'ambiente derivante dall'uso di munizioni all'uranio impoverito sarà probabilmente basso".
L'appello di Papa Francesco
Papa Francesco ha rinnovato l'appello a non dimenticare la situazione dell'Ucraina. Dopo aver esortato, nell'udienza di oggi, a dedicare ogni 25 marzo "ad affidare la pace alla Regina della Pace", il Pontefice ha aggiunto: "Non dimentichiamo in questi giorni la martoriata Ucraina, che soffre tanto".
"Sabato si celebra la solennità dell'Annunciazione del Signore e il pensiero va al 25 marzo dello scorso anno quando, in unione con tutti i vescovi del mondo, si sono consacrate la Chiesa e l'umanità, in particolare la Russia e l'Ucraina al Cuore Immacolato di Maria", ha detto il Pontefice. Quindi, rivolgedosi a "ciascun credente e comunità, specialmente i gruppi di preghiera" Bergoglio ha chiesto loro di "rinnovare ogni 25 marzo l'Atto di Consacrazione alla Madonna" Lei e' madre e possa custodirci nell'unità della pace. E non dimentichiamo in questi giorni la martoriata Ucraina che soffre tanto. Già nell'Angelus dello scorso 12 marzo, Francesco, rilanciando le "24 Ore per il Signore", ricordava il solenne atto di consacrazione per chiedere "il dono della pace". Il nostro affidamento non venga meno, non vacilli la speranza, il Signore ascolta sempre le suppliche che il suo popolo gli rivolge per intercessione della Madre.