AGI - Ormai è certo, entro due anni – nel 2025 – ci sarà una nuova missione spaziale in partenza per la Luna. Una coppia di astronauti, una donna e un uomo, formeranno l’equipaggio che metterà piede sul satellite della Terra a 56 anni di distanza dalla prima discesa di Aldrin nel 1969.
Scrive il Paìs, che quando la missione avrà luogo “i bordi dei crateri e le montagne proietteranno ombre molto lunghe che nasconderanno gran parte del terreno. Nelle zone chiare ci saranno più di 50 gradi, mentre nelle parti più buie la temperatura scenderà a più di 200 gradi sotto zero”.
Si tratta perciò di “un territorio ostile e al tempo stesso del tutto sconosciuto, che ha richiesto una tuta da astronauta completamente rinnovata” rispetto alle missioni fin qui conosciute.
Per l’occasione la Nasa, l’Agenzia spaziale statunitense, ha presentato la nuova tuta che gli astronauti indosseranno tra due anni nell’ambito della missione Artemis 3, e il cui valore di confezionamento è pari a 228 milioni di dollari, per entrambi i capi.
Questa è la tuta che ci porterà lì", ha detto Bob Cabana, vicepresidente della Nasa nel giorno della presentazione. L'ultima volta che la Nasa ha sviluppato la confezione di tute simili è stato 40 anni fa, per il programma Space Shuttle, che ha avuto luogo tra il 1981 e il 2011, come ha ricordato la stessa Vanessa Wyche, direttrice del Johnson Space Center della Nasa.
Tuttavia, il nuovo modello nuovo appena presentato è di color nero con rifiniture arancioni, ma i due ufficiali che andranno sulla Luna tra due anni saranno invece di color bianco e saranno super accessoriati: in pratica, sarà come esser dentro a delle “vere astronavi individuali” con tutti i confort della navicella su cui hanno viaggiato per arrivare fin lì, la stessa sicurezza, sia in relazione alle temperature esterne nello spazio, sia alle radiazioni. “Potenti fari consentiranno agli astronauti di vedere intorno a loro mentre attraversano il terreno e raccolgono fino a 100 kg di rocce”, sottolinea il quotidiano spagnolo.
Insomma, questa nuova serie di tute “consentirà movimenti molto più naturali rispetto ai loro predecessori”, spiega la Nasa, quindi “non vedremo più gli astronauti muoversi con balzi comici come mezzo secolo fa”, scrive il Paìs.
“La tuta contiene ancora un pannolino, che è lì nel caso in cui gli esploratori non riescano a trattenersi durante le escursioni lunari della durata di sei ore” mentre “il casco è provvisto di videocamere, in modo che tutto il mondo possa assistere per la prima volta ad un'esplorazione lunare in alta definizione”.
A quanto è dato sapere, la stessa tuta spaziale verrà usata in futuro anche nella missione che servirà per esplorare il Pianeta Rosso, Marte, scrive il giornale madrileno.