AGI - Dopo 12 anni di conflitto, la Siria è sull'orlo del baratro a causa dell'impatto dei terremoti che hanno colpito almeno 8,8 milioni e costretto 50mila bambini a lasciare le proprie case: lo denuncia Save The Children mentre il Paese sta per entrare nel tredicesimo anno di una guerra iniziata il 15 marzo 2011.
Già prima del devastante sisma del 6 febbraio, più di 15 milioni di persone in tutta la Siria dipendevano dagli aiuti umanitari per soddisfare i loro bisogni primari e si stima ci fossero 1,9 milioni di sfollati nella sola Siria nord-occidentale, la maggior parte dei quali donne e bambini. L'Ong chiede che ai bambini siano garantite scuole sicure da frequentare e che i loro genitori abbiano un lavoro dignitoso per provvedere alla loro crescita.
Nel 2023, la Siria è il Paese con una delle più grandi crisi di sfollati a livello globale. Il conflitto ha portato a sfollamenti multipli, povertà diffusa e milioni di bambini siriani che hanno subito ripetuti shock.
Migliaia di famiglie in Siria vivono in edifici non finiti, insediamenti informali e tende improvvisate. Riscaldarsi è diventato ancora più difficile a causa della carenza di carburante ed elettricità. Le famiglie sfollate in Siria ricorrono sempre più a misure disperate per sopravvivere.
Arrivano, infatti, numerose segnalazioni di bambini feriti da residuati bellici esplosivi mentre raccolgono legna da ardere. Save the Children fornisce assistenza alle bambine e ai bambini in Siria dal 2012 con interventi di emergenza e salvavita, con attività di recupero che supportano il ripristino dei servizi di base e mirano a raggiungere fino all'ultimo bambino in difficoltà.
Nell'ambito della risposta al terremoto, Save the Children sta fornendo aiuti attraverso partner, intervenendo nei governatorati di Idlib, Aleppo e Raqqa e fornendo razioni alimentari di emergenza, coperte, tende e indumenti pesanti. L'Ong si sta inoltre assicurando che i bambini e le loro famiglie possano mantenersi puliti, sani e protetti da malattie fornendo acqua potabile sicura e articoli igienico-sanitari essenziali.