AGI - “La nuova piscina privata riscaldata di Rishi Sunak utilizza così tanta energia che la rete elettrica locale ha dovuto essere aggiornata per poter soddisfare le sue necessità”, riferisce il Guardian. E tutto questo avviene proprio nel momento in cui molti inglesi sono alle prese con un consistente aumento dei costi delle bollette elettriche e stanno cercando di limitare i propri consumi.
Appena un mese fa, poi, i gestori d’una piscina vicino alla casa del primo ministro hanno dichiarato che avrebbero ridotto gli orari d’apertura per l'accesso al pubblico proprio a causa dell'aumento del costo della bolletta mentre si calcola che negli ultimi tempi almeno “350 piscine abbiano chiuso i battenti o ridotto gli orari”.
Premesso che il primo ministro Rishi Sunak “si farà carico personalmente del costo del lavoro di aggiornamento dell'elettricità, stimato in decine di migliaia di sterline, oltre al costo corrente del consumo di energia per la piscina”, come riferisce il quotidiano inglese, tuttavia resta il fatto che Sunak ha costruito l’impianto “su un terreno agricolo verde che fino a poco tempo fa era utilizzato per il pascolo degli animali”, ma è certo che “abbia pagato i lavori per la sua casa utilizzando fondi personali, e non vi è alcun riscontro che abbia usato il suo status per ricevere un trattamento di favore da Northern Powergrid”, la società che cura la rete elettrica in zona.
Sunak ha acquistato la casa per 1,5 milioni di sterline nel 2015, poco dopo essere diventato deputato per il collegio elettorale di Richmond e l’imponente maniero di interesse storico e culturale si compone “di ampi giardini tra cui un lago privato e una rimessa per le barche”. La piscina è invece è lunga 12 metri. Nel frattempo, sembra che la politica del governo inglese sia orientata a “metter fine al regime di sostegno della bolletta energetica, anche se è probabile che prorogherà temporaneamente i termini nella riunione di bilancio della prossima settimana”, riporta sempre il quotidiano.
Ad ogni modo, anche il premier s’è fatto carico personalmente delle spese per aggiornare e ampliare la potenza della rete energetica locale, al pari delle società e delle imprese che avviano i lavori di costruzione di nuovi edifici”, assicura il Guardian.