AGI - A più d’un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina, quanti sono i rifugiati che hanno trovato riparo in Europa? Lo racconta Le Monde sulla base dei dati assemblati e forniti dall’Unhcr, l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, che solo nella giornata del 6 marzo d’un anno fa, a undici giorni dall’avvio dell’invasione del Paese, “ha registrato un picco di 140.843 attraversamenti al confine ucraino-polacco”. Nei primi giorni di guerra, quindi, centinaia di migliaia di ucraini si sono rivolti a ovest verso Polonia, Ungheria, Slovacchia, Romania o Moldavia.
Ma già alla fine di marzo 2022 “oltre 2 milioni di persone sono passate dalla Polonia” mentre “al 15 febbraio 2023, quasi un anno dopo l'inizio della guerra, sono stati registrati in Europa 8.072.198 rifugiati ucraini, che rappresentano il 18% della popolazione del loro paese”, scrive il quotidiano francese. In ogni caso, la maggior parte delle partenze “è avvenuta nel marzo 2022, con oltre 3 milioni di valichi di frontiera” mentre, da allora, “ci sono stati tra 1 e 1,5 milioni di ingressi al mese”. E non sempre s’è trattato di fughe dal Paese, avverte il giornale, perché gli ucraini possono anche “tornare per far visita ai parenti”, prima di rientrare in uno dei paesi confinanti.
Secondo un sondaggio dell'Unhcr, tra 17.750 esuli ucraini, il 15% ha voluto tornare “almeno una volta” in Ucraina per vedere i parenti: la stragrande maggioranza dei civili fuggiti sono poi donne sopra i 35 anni “con uno o più figli”. Però anche il confine russo è stato interessato all’attraversamento degli ucraini a nord, est e sud-est, in quanto l'Ucraina confina con Bielorussia e Russia, quindi nelle prime settimane di conflitto con l’avanzare veloce dei russi “migliaia di ucraini si sono trovati intrappolati dietro le linee del fronte e hanno cercato di fuggire dove potevano, Russia inclusa”, spesso “la soluzione più accessibile”. Alla fine di marzo, l'Unhcr ha contato “più di 280.000 attraversamenti del confine russo”.
E l’Europa come s’è comportata?
L’Ue s’è organizzata piuttosto rapidamente per accogliere i fuggitivi, tant’è che già il 3 marzo 2022 i ministri dell'Unione hanno utilizzato per la prima volta una direttiva del 2001 concernente "norme di base per concedere protezione temporanea in caso d’afflusso massiccio di sfollati".
I cittadini ucraini hanno avuto diritto allo status di “protezione temporanea” in tutta la Ue, con ampie condizioni d’accesso: “Un anno dopo la guerra, sono state registrate 4,8 milioni di domande”, certifica l’Alto Commissariato Onu. E tra tutti i Paesi interessati all’esodo, Polonia e Germania sono quelli che hanno concesso il maggior numero di permessi di rifugiato, seguiti dalla Repubblica Ceca. Ma, in proporzione alle dimensioni del paese, “i cechi hanno preso la quota maggiore perché i rifugiati sono “oltre il 4% della popolazione totale”.
Al secondo posto c’è l'Estonia (2,9%) seguita dalla Polonia. Molto indietro la Francia: secondo Eurostat, a dicembre 2022 si sono contati poco più di 65.000 rifugiati (ovvero lo 0,1% della popolazione), dato che però va preso con cautela, s’avverte, “perché il mese precedente il conteggio era stato di circa 128.000, circa lo 0,2%”.