AGI - Centinaia di migliaia di persone marceranno oggi per le strade di Francia contro la riforma delle pensioni di Macron. Le sigle sindacali, Cgt, Fo, Cfdt, Fsu, Unsa, Cftc, Solidaires, etc, hanno organizzato in tutto il Paese oltre 260 manifestazioni contro il progetto del governo, che prevede in particolare il rinvio dell'eta' pensionabile legale a 64 anni.
Secondo le cifre fornite da BmfTv sono attesi tra 1,1 e 1,4 milioni di manifestanti in tutto il Paese, anche se i sindacati puntano a cifre superiori ai 2-2,5 milioni. Mentre è in corso l'esame parlamentare e il voto del Senato è previsto il 12 marzo, le rappresentanze dei lavoratori minacciano di "fermare la Francia" con il maxi sciopero, il sesto, che darà il via di fatto a una settimana 'nera' per i trasporti in vari settori chiave.
Sono previste interruzioni molto forti nel trasporto urbano e ferroviario, con tutti i sindacati che hanno indetto uno sciopero rinnovabile alla RATP e alla SNCF a partire da oggi. Per il ministro dei Trasporti, Clement Beaune, sarà "uno dei giorni più difficili che abbiamo conosciuto".
Alla SNCF, l'avviso di sciopero è iniziato lunedì alle 19, con un treno su cinque in media in circolazione per il TGV Inoui e Ouigo oltre che per il TER (il trasporto express regionale), mentre il traffico dei treni intercity sarà quasi inesistente. Per quanto riguarda la metropolitana di Parigi, la maggior parte delle linee vedrà il proprio traffico limitato principalmente nelle ore di punta, a eccezione delle linee 1, 4 e 14.
Il governo incoraggia chi può al telelavoro anche se questa raccomandazione sarà più valida per i dirigenti urbani che per operai e impiegati. Nell'energia, venerdì i sindacati hanno aperto il ballo delle mobilitazioni con tagli alla produzione in diverse centrali nucleari. Sul fronte dei carburanti, la CGT ha anche chiesto uno sciopero delle rinnovabili nelle raffinerie, con l'obiettivo di "bloccare l'intera economia" e sulle strade sarà vagliata la mobilitazione dei camionisti.
Anche gli insegnanti torneranno a scioperare, con i sindacati che hanno chiesto di "chiudere totalmente scuole, collegi, licei". Previsti blocchi anche per gli studenti delle superiori anche se la mobilitazione stenta a prendere piede tra i giovani. Le organizzazioni studentesche e delle scuole superiori si sono incontrate per "rafforzare il movimento".
Cantieri fermi, tende dei negozi chiuse, pedaggi aperti e strade bloccate fanno anche parte della serie di azioni degli oppositori che anche il giorno successivo cercheranno di continuare a farsi sentire in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna. Per oggi, intanto, l'obiettivo dichiarato dei sindacati è quello di fare meglio del 31 gennaio, quando la polizia aveva registrato 1,27 milioni di partecipanti e l'inter-sindacale piu' di 2,5 milioni per le strade della Francia.