AGI - Dopo aver visitato i sobborghi di Irpin e Bucha e aver reso omaggio alle vittime dell'invasione russa, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato a Kiev l'omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, e ha ribadito "il pieno sostegno dell'Italia" al Paese e ribadito che "L'Italia non intende tentennare". In agenda l'ipotesi di una conferenza per la ricostruzione ad aprile, ha poi annunciato Meloni.
Zelensky ha ringraziato l'Italia per la fornitura di sistemi antiaerei. La consegna di jet da combattimento è però al momento esclusa. "Quando c'è un aggredito tutte le armi che si forniscono sono difensive", ma "ora la fornitura di aerei non è sul tavolo, è un decisione da prendere con gli altri partner internazionali".
"La reazione ucraina come il nostro Risorgimento"
"Una pace giusta e duratura non può esserci con una resa dell'Ucraina, una vittoria della Russia non sarebbe pace ma una invasione", ha aggiunto Meloni, "una pace vera si consegue ribadendo che la comunità internazionale non accetta l'invasione di Stati sovrani, non accetta un mondo in cui è la forza a ridisegnare i confini fra gli Stati, in cui chi ritiene di essere militarmente più forte ritiene di avere il diritto di invadere suo vicino. Bisogna essere seri su questa materia". "Niente deve essere deciso senza l'Ucraina", ha aggiunto, "su questo dobbiamo essere d'accordo, e per questo è fondamentale che l'iniziativa parta dal presidente Zelensky".
"La maggioranza è compatta nel sostegno a Kiev"
Qualcuno ha "sottovalutato l'eroica reazione di un popolo disposto a fare tutto ciò che va fatto per difendere la sua libertà, la sua sovranità e la sua identità", ha detto ancora Meloni, affermando che questa guerra "mi ha ricordato la nascita dello Stato italiano: c'era un tempo in cui si diceva che l'Italia fosse solo un'espressione geografica. Ma col Risorgimento ha dimostrato di essere una nazione. Qualcuno diceva che era facile piegare l'Ucraina perché non era una nazione. Ma con la vostra capacità di combattere avete dimostrato di essere una straordinaria nazione".
"L'Italia darà ogni possibile assistenza perché si creino le condizioni di un negoziato di pace, ma fino a quel momento darà ogni genere di supporto militare, finanziario, civile. Chi sostiene anche militarmente l'Ucraina è chi lavora per la pace", ha detto ancora il presidente del Consiglio. All'interno della coalizione del centrodestra esistono però approcci diversi. "La maggioranza che appoggia il governo ha sempre votato i provvedimenti a favore dell'Ucraina. C'è compattezza e confido che continuerà a essere così", ha detto la premier interpellata in materia.
Zelensky: "Berlusconi? Nessuno gli ha mai bombardato casa"
Zelensky, da parte sua, ha commentato così gli attacchi di Berlusconi: "Diversi leader hanno diritto di pensiero, il vero problema è l'approccio della società italiana che a quel leader ha dato un mandato. Io credo che la casa di Berlusconi non sia mai stata bombardata, che mai siano arrivati con i carri armati nel suo giardino, che nessuno ha ammazzato i suoi parenti e che non ha mai dovuto fare la valigia alle 3 di notte per scappare e tutto questo grazie all'amore fraterno della Russia".
"Io auguro pace a tutte le famigle italiane, anche a chi non ci sostiene, ma la nostra è una grande tragedia che va capita. Voglio che vengano qui a vedere con i propri occhi la scia di sangue che hanno lasciato" i russi, ha concluso Zelensky.