AGI - Alla vigilia del primo anniversario dell'invasione russa in Ucraina, il presidente Usa, Joe Biden, ha fatto una visita a sorpresa a Kiev. Era la sua prima volta da quando è cominciata la guerra e in tutto il Paese hanno suonato a lungo gli allarmi antiaereo per dargli il benvenuto. Zelensky ha parlato di "visita storica" e "colloqui fruttuosi che avranno un riflesso sul campo di battaglia".
Biden ha preso di mira direttamente il capo del Cremlino, Vladimir Putin: "Si è sbagliato di grosso", ha detto, per aver pensato che l'Ucraina fosse debole e che l'Occidente non avrebbe risposto perché diviso: "Un anno dopo, Kiev resiste. E l'Ucraina resiste. La democrazia resiste".
"Sono qui per mostrare il nostro fermo sostegno all'indipendenza, alla sovranità e all'integrità territoriale della nazione": questo il messaggio consegnato a Zelensky dal presidente Usa, che ha detto di avere "piena fiducia" sul fatto che l'Ucraina vincerà in quella che è "la più grande guerra sul suolo europeo in tre quarti di secolo". Biden ha rimarcato che l'obiettivo di Putin di "cancellare l'Ucraina dalla carta geografica" sta fallendo e aggiunto che decine di migliaia di russi, non solo soldati, sono fuggiti dal Paese "e non solo dall'esercito" perché non vedono "alcun futuro".
E ha annunciato altri 500 milioni di dollari in nuovi aiuti (gli Usa hanno fornito quasi 30 miliardi di dollari nell'assistenza all'Ucraina) e un'altra consegna di armi: munizioni per l'artiglieria, oltre a javelin, obici, radar per sorveglianza aerea (per proteggere il Paese dai missili da crociera russi). Ma non ha menzionato nessuno nuovo tipo di equipaggiamento che l'Ucraina non abbia ricevuto in precedenza.
Nessun riferimento neanche ai caccia (Biden ha già escluso l'invio degli F-16) anche se Zelensky ha detto che si è parlato di armi "a lungo raggio", i missili a cui adesso punta. Il capo della Casa Bianca ha anche promesso nuove sanzioni che saranno annunciate nei prossimi giorni contro l'oligarchia russa e rinnovato il suo impegno a sostenere l'Ucraina "per tutto il tempo necessario".
"Siamo qui per rimanere", ha aggiunto. Le sirene anti-missile aerei suonavano quando Biden e Zelensky hanno visitato il monastero dalla cupola dorata vicino alla grande piazza di San Michele, dove ci sono i carri armati russi distrutti, e un muro, con le foto di ognuno dei morti, ricorda i soldati caduti combattendo la guerra.
Dopo che i due leader hanno deposto una corona americana e una ucraina, una accanto all'altra, nel palazzo presidenziale hanno parlato alla stampa. Poi il presidente è ripartito alla volta di Varsavia. Da notare che la tappa del presidente americano nella capitale ucraina coincide con la visita a Mosca del massimo diplomatico cinese, Wang Yi, che potrebbe incontrare lo stesso Putin: sul tavolo la proposta di pace di Pechino a Mosca.