AGI - Ogni tragedia ha i suoi eroi e anche il tremendo terremoto che ha sconvolto il sud della Turchia non fa eccezione. Negli scorsi giorni hanno fatto il giro del mondo le immagini delle infermiere del reparto maternità dell'ospedale di Gaziantep, corse a mantenere le incubatrici del reparto di terapia intensiva dove bambini di poche ore hanno rischiato di morire per le tremende scosse che hanno colpito la città.
"All'inizio ho pensato a un'esplosione. Poi ho capito che era un terremoto e sono corsa nella stanza delle incubatrici. Sinceramente ho pensato solo ai bambini, ho avuto paura per loro, non per me. Se l'incubatrici cadono o i fili si staccano e l'ossigeno si blocca.. non ci voglio neanche pensare", racconta ad Agi Gazel Caliskan, una delle infermiere che nel video mantiene le incubatrici.
"Ho iniziato a correre, ma era difficile anche stare in piedi. Quando sono entrata e ho visto che le incubatrici tremavano ho allargato le braccia per mantenerne due e ho chiuso gli occhi, per un minuto le scosse sono state fortissime, poi per fortuna l'intensità è diminuita. I bambini stavano bene, solo dopo mi sono resa conto di ciò che era successo", dice Devlet Nizam, l'altra infermiera del video.
"I genitori ci hanno chiamato, volevano sentire il pianto dei loro figli per essere sicuri stessero bene. Poi le immagini hanno iniziato a girare e abbiamo ricevuto tanti ringraziamenti, ma sinceramente crediamo solo di aver fatto il nostro dovere. Se succedesse ancora io o le mie colleghe di turno faremmo lo stesso. Siamo infermiere, questo è il nostro dovere", racconta ancora Gazal.
Il video era infatti stato fatto girare inizialmente su un gruppo Whatsapp dell'ospedale, poi qualcuno ha iniziato a inoltrarlo e da la' agli schermi di tv e telefoni di tutto il mondo il passo è stato breve.
"Sinceramente ci siamo stupite di tanta attenzione, è il nostro lavoro, se fosse successo qualcosa ai bambini non ce lo saremmo mai perdonato", aggiunge Devlet, che poi mostra l'ultimo nato, di appena 15 minuti.
L'ospedale non ha subito danni ed è sempre stato operativo, nonostante il momento più difficile nella storia del Paese i bambini hanno continuato a nascere, regalando gioia e speranza e ricordando che la vita va avanti, nonostante il dramma.
Tra le immagini che hanno fatto il giro del mondo creando commozione e sorrisi in un momento drammatico quello di un'altra infermiera, Seima Alakus, che quando tutto ha iniziato a tremare è corsa a tutta velocità verso una stanza con dei bambini in cura.
A dare l'idea dell'intensità delle scosse lo schermo del computer che inizia a ballare dopo che Seima era già scattata. "Ho agito inconsciamente. Quei bambini erano in quella stanza perche' avevano bisogno di cure particolari ed erano sotto la mia responsabilita', ho avuto paura per loro, a me non ho proprio pensato" racconta d Agi Seima scuotendo la testa.
Alla domanda se si senta un eroe guarda un po' stranita e risponde: "La mia coscienza e il mio cuore sono puliti, se non avessi agito come ho fatto non me lo sarei mai perdonato". Parole che ricordano a tutti quella che è la caratteristica che unisce gli eroi di tutte le epoche, quella di non considerarsi tali, anche se si sono conquistati l'ammirazione del mondo intero.