AGI - Almeno negli uffici pubblici tedeschi l’inglese dovrebbe essere adottato come seconda lingua ufficiale. A chiederlo è uno dei partiti al governo del paese, il Fdp, il Partito Liberale Democratico nella maggioranza tripartita di Olaf Scholz, il quale attraverso la voce di Johannes Vogel ha fatto sapere di ritenere che “l’ostico tedesco burocratico si sta dimostrando un ostacolo eccessivo per i lavoratori qualificati provenienti dall'estero”.
Fdp è infatti favorevole all’introduzione di una “carta verde” – chiamata Chancenkarte o ‘carta delle opportunità’ – progettata per far fronte a una grave carenza di manodopera qualificata, cosicché quanti vogliono trasferirsi in Germania “dovrebbero essere in grado di richiedere con successo il nostro nuovo programma di 'carta verde' a punti dall'estero anche se non parlano ancora fluentemente il tedesco", dichiara al Guardian Vogel. E ovviamente gli uffici in cui devono registrarsi una volta che i lavoratori sono entrati in territorio tedesco “dovrebbero essere in grado di offrire loro moduli di richiesta in inglese e assistenti sociali che parlino correntemente l'inglese", ha poi aggiunto.
Il Guardian fa notare che “mentre l'economia tedesca si è rimessa in moto dopo i lockdown seguiti alla pandemia lo scorso anno, ha registrato una media annua di 844.000 posti di lavoro vacanti nel 2022, un record, con carenze soprattutto nei settori farmaceutico, ingegneristico e informatico, e nel gennaio di quest'anno l'Agenzia federale per il lavoro ha già registrato 764.326 posti vacanti presso aziende tedesche”. Il capo dell'agenzia, Andrea Nahles, ha suggerito già lo scorso novembre che la più grande economia europea “avrebbe bisogno di un'assunzione annuale di circa 400.000 lavoratori qualificati dall'estero per colmare il divario”.
Ma per raggiungere quest’obiettivo “la Germania deve necessariamente migliorare nella competizione per favorire l’ingresso dei talenti. Il nostro futuro economico dipende da questo", ha affermato Vogel. “Abbiamo uno svantaggio competitivo perché il tedesco, purtroppo, non è una lingua globale. Per lo meno dovremmo compensare questo divario”, ha concluso.