AGI - Una megattera di 7-10 metri di lunghezza, intrappolata nell'estuario della Rance da giovedì mattina, è riuscita a superare la diga che separa il fiume dal mare e a riassaporare, finalmente, la libertà del mare aperto. "Ci è riuscito, è passato!", hanno gridato le molte decine di curiosi accorsi alla diga della centrale maremotrice di Rance per osservare le vicissitudini dell'animale.
Il cetaceo era stato avvistato giovedì mattina destando subito particolare preoccupazione. Era entrato nello stretto passaggio approfittando dell'apertura di una valvola della centrale. Nelle ore successive ha provato a tornare in mare aperto senza riuscirci, nonostante l'intervento di alcune associazioni per la tutela degli animali e i tentativi di riapertura della diga. Con l'aiuto della marea di riflusso, nella giornata di venerdì, le autorità hanno deciso di aprire tutte le porte dell'impianto di marea, eccezionalmente spento.
"Il problema principale era il dislivello tra il fiume Rance e il mare. Così, abbiamo aperto tutte le valvole dell'impianto di marea", sei in totale, ognuna delle quali misura 10 metri di larghezza e 15 di altezza, in modo che l'animale avesse più possibilità di uscire, ha spiegato all'AFP Thierry Buanic, presidente dell'associazione naturalistica Al Lark, coordinatore dell'operazione. "La priorità assoluta era portare la balena fuori dall'estuario", ha detto.
La centrale maremotrice produce il 12% dell'elettricità in Bretagna, una produzione significativa per la Regione, ma tutto si è fermato per salvare l'incauta balena", In passato ci sono stati diversi casi di delfini, anche di notevole lunghezza, entrati nel fiume ma questa è la prima volta che accade con un esemplare di megattera.