AGI - Inseguito da sondaggi non proprio favorevoli e davanti a un Congresso dove i repubblicani hanno il controllo di una delle Camere, il presidente Usa, Joe Biden, ha presentato il programma di governo per i suoi due ultimi anni alla Casa Bianca: ha teso la mano ai repubblicani, rinnovato il sostegno all'Ucraina e messo in guardia la Cina.
Un'ora e dieci minuti di discorso, tenuto con insolito vigore, tenendo testa alle contestazioni di alcuni e in cui ha fatto sfoggio di ottimismo: un'ora abbondante che è stato il lancio della sua campagna elettorale, visto che nonostante l'età vuole ricandidarsi anche nel 2024.
Biden ha avvertito che se la Cina minaccia la sovranità degli Stati Uniti, Washington reagirà, anzi lo ha già fatto: una chiara allusione al 'pallone spia' cinese, che il Pentagono nei giorni scorsi ha abbattuto. E all'Ucraina ha ribadito il sostegno incondizionato.
Poi si è concentrato in maniera capillare sui segnali positivi dell'economia americana: "Abbiamo creato un numero record di nuovi posti di lavoro: 12 milioni, in due anni più di quanti ne abbia mai creati un presidente in quattro".
Ha fatto presente che l'inflazione, costantemente alta, è "un problema globale", "ma - ha aggiunto - in questo momento siamo posizionati meglio di qualsiasi altro Paese sulla Terra". Ha ricordato che, a due anni dalla pandemia, "il Covid non controlla più le nostre vite".
Il nodo tasse
E a quel punto, presentandosi come il "presidente di tutti", ha elencato i numerosi progetti di legge bipartisan approvati negli ultimi due anni. "Non c'è motivo per cui non possiamo lavorare insieme in questo nuovo Congresso". E ha delineato il possibile terreno d'azione: ha chiesto innanzitutto più tasse per i ricchi. "Nessun miliardario dovrebbe pagare un'aliquota fiscale più bassa di un insegnante di scuola o di un vigile del fuoco".
Ha definito la crisi climatica una "minaccia esistenziale", ma si è lasciato sfuggire, forse improvvisando: "Avremo ancora bisogno di petrolio e gas per un po'": parole che faranno irritare buona parte del suo elettorato, ma che hanno suscitato grandi applausi dei repubblicani.
Contro le violenze della polizia
E poi ancora ha chiesto una riforma che prevenga gli abusi della polizia, un'altra per proibire l'uso delle armi d'assalto, maggiore ricerca sul cancro, il sostegno ai veterani, la sconfitta dell'"epidemia di oppioidi e da overdose". Momenti di tensione quando ha accusato i repubblicani sostanzialmente d'ipocrisia perché minacciano di non aumentare il limite del debito nonostante lo abbiano fatto tre volte sotto Donald Trump. Osservazioni che sono state accolte da bordate di fischi e anche l'accusa di essere "bugiardo", lanciata dall'esponente dell'estrema destra repubblicana, Marjorie Taylor Green.
Gradimento deprimente
La popolarità di Biden è saldamente bloccata a livelli deprimenti, appena un po' sopra solo a quella del suo predecessore, Donald Trump. I repubblicani controllano una Camera e c'è il settore più a destra del Gop che non vede l'ora di ribaltare molte delle sue politiche. Su di lui poi pende l'incubo di possibili indagini, uno spettro rilanciato dal recente ritrovamento di documenti classificati dei tempi in cui era vicepresidente, a casa sua e in un suo ex ufficio.
Insomma, la sua strada è tutta in salita. In più ha compiuto 80 anni a novembre e ne avrà 82 se rieletto per un secondo mandato; e i sondaggi dicono che questo è un motivo di preoccupazione per molti elettori. Pochi dubbi quindi per i repubblicani, e lo ha detto nella replica al suo discorso, Sarah Huckabee Sanders, la governatrice dell'Arkansas, per due anni portavoce di Donald Trump quando era alla Casa Bianca: Biden è "inadeguato" a governare.