AGI - Papa Francesco cita i fatti avvenuti ieri in Brasile per esprimere la sua preoccupazione per l'affievolirsi del sentimento democratico in molte zone del mondo e del continente americano, e chiede che si rinunci allo spirito di parte.
"Desta preoccupazione l’affievolirsi, in molte parti del mondo, della democrazia e della possibilità di libertà che essa consente, pur con tutti i limiti di un sistema umano. Ne fanno tante volte le spese le donne o le minoranze etniche, nonché gli equilibri di intere società in cui il disagio sfocia in tensioni sociali e persino in scontri armati", ha detto ricevendo il corpo diplomatico.
"In molte aree, un segno di affievolimento della democrazia è dato dalle crescenti polarizzazioni politiche e sociali, che non aiutano a risolvere i problemi urgenti dei cittadini", ha aggiunto, "penso alle varie crisi politiche in diversi Paesi del continente americano, con il loro carico di tensioni e forme di violenza che acuiscono i conflitti sociali".
"Penso specialmente a quanto accaduto recentemente in Perù e in queste ultime ore in Brasile, e alla preoccupante situazione ad Haiti, dove - ha ricordato Papa Francesco - si stanno finalmente compiendo alcuni passi per affrontare la crisi politica in atto da tempo. Occorre sempre superare le logiche di parte e adoperarsi per l’edificazione del bene comune".
L’appello all’Ue: “Nuovo patto sulla migrazione”
Il Papa ha poi affrontato il tema dell’immigrazione sollecitando l'Unione Europea ad approvare un nuovo patto sulla migrazione e l’asilo.
"La migrazione - ha detto - è una questione per la quale procedere in ordine sparso non è ammissibile. Per comprenderlo basta guardare al Mediterraneo, divenuto un grande cimitero. Quelle vite spezzate sono l’emblema del naufragio della nostra civiltà, come ho avuto modo di richiamare nel corso del mio viaggio a Malta nella primavera scorsa. In Europa, è urgente rafforzare la cornice normativa, attraverso l’approvazione del Nuovo Patto sulla Migrazione e l’Asilo, perché si possano implementare adeguate politiche per accogliere, accompagnare, promuovere e integrare i migranti. Nello stesso tempo – ha concluso il Pontefice - la solidarietà esige che le doverose operazioni di assistenza e cura dei naufraghi non gravino interamente sulle popolazioni dei principali punti d’approdo".