AGI - Il candidato ufficiale dei Repubblicani alla carica di speaker della Camera dei rappresentanti Usa, Kevin McCarthy, ha ceduto su tutto pur di essere eletto: il deputato californiano ha appena annunciato il raggiungimento di un accordo con Chip Roy, il conservatore texano diventato il leader della fronda che ha votato contro McCarthy.
Poteva essere il segnale della svolta.
Ma anche in questa votazione, McCarthy non ce l'ha fatta anche se ha aumentato i consensi e quindi ora si passa alla quattordicesima votazione. A votare contro di lui sei Gop.
Era da 164 anni che la corsa a speaker non si prolungava così, ma con il passare delle ore forse l’atto finale si sta avvicinando. McCarthy ha accettato di concedere ai ribelli posti chiave nelle commissioni più importanti, di sposare le loro richieste ultranazionaliste, ed è disposto a sottoporre il suo mandato anche a una futura mozione di sfiducia. Tutte scelte che potranno garantirgli l’elezione a speaker, ma che ne indeboliranno la leadership.
In attesa del via, alla Camera è in corso la commemorazione a due anni dall’assalto a Capitol Hill, quando i sostenitori trumpiani misero sotto assedio i palazzi del Congresso. Quasi tutti i partecipanti sono Democratici. C’è un Repubblicano: Brian Fitzpatrick, eletto in Pennsylvania, ex agente dell’Fbi
Mozione approvata, la Camera riprenderà le votazioni alle 4
AGI - Si andrà al voto per eleggere lo speaker della Camera alle 22 orario di Washington DC. Una seduta notturna per superare lo stallo su McCarthy
L'Assemblea sta votando per decidere se aggiornarsi o meno
AGI - La Camera sta ora votando una mozione per aggiornarsi fino a stasera, mentre i repubblicani continuano a essere in stallo sul voto dello speaker.
McCarthy: "Avrò i voti"
AGI - "Avrò i voti": lo dice il candidato repubblicano all'elezione per lo speaker della Camera Steve McCarthy alla CNN
McCarthy: un voto dopo l'altro verso il "martelletto"
AGI - Il rappresentante repubblicano degli Stati Uniti della California Kevin McCarthy ascolta mentre i colleghi votano per il tredicesimo speaker della Camera. McCarthy ha compiuto un passo significativo dopo tre giorni di stallo poiché è riuscito a conquistare la maggior parte dei 20 compagni repubblicani intransigenti.
Il democratico David Trone esce dall'ospedale per votare
AGI - Il rappresentante democratico David Trone, che giovedì pomeriggio ha perso una votazione per sottoporsi a un intervento chirurgico programmato, è tornato in Campidoglio e ha votato per il rappresentante Hakeem Jeffries come speaker.
Ha ricevuto una standing ovation dai suoi colleghi democratici.
Verso la tredicesima fumata nera per McCarthy
AGI - - Il repubblicano Kevin McCarthy guadagna almeno un altro voto tra i 'ribelli' della destra del Grand Old Party ma si profila la tredicesima fumata nera per l'elezione dello speaker della Camera degli Stati Uniti. Al momento 15 dei 20 deputati repubblicani che non lo avevano sostenuto nelle precedenti votazioni si sono espressi a suo favore.
Biden: "Il popolo ha prevalso" il 6 gennaio 2021
AGI - Joe Biden sta parlando ora alla Casa Bianca per rendere omaggio alle forze dell'ordine che hanno difeso il Campidoglio degli Stati Uniti contro una folla violenta di insurrezionalisti incitati da Donald Trump due anni fa.
Mary Miller : Stiamo negoziando una vittoria storica
AGI - Il rappresentante degli Stati Uniti dell'Illinois, Mary Miller (di spalle in abito bianco) viene applaudito dopo aver cambiato il suo voto al rappresentante della California Kevin McCarthy come speaker della Camera.
Poco prima su Twitter aveva annunciato che era in corso trattative per una "vittoria storica" dei conservatori.
Fase 2 del Gop è dividere ultimi ribelli
AGI - Il Partito repubblicano ha chiuso un accordo con gran parte dei 'dissidenti' per l'elezione di Kevin McCarthy a speaker della Camera, la conferma è arrivata da due figure di primo piano, Scott Perry e Chip Roy, durante la pausa, prima del tredicesimo voto che è in corso. Chiusa la Fase 1 del negoziato, ora il Gop passa alla Fase 2, dividere il gruppo dei ribelli che si oppone a McCarthy. La domanda che aleggia in aula e tra i cronisti è: chi sarà il primo a cedere? Andy Harris ha cambiato voto per McCarthy, ma cinque dissidenti hanno gia' confermato il loro 'no' anche in questo round.
Media: Trump sta chiamando deputati per voti a McCarthy
L'ex presidente Donald Trump starebbe facendo telefonate ai deputati repubblicani "ribelli" perché Kevin McCarthy raggiunga i 218 voti necessari per essere eletto Speaker della Camera. Lo riporta la Cnn, mentre è in corso il tredicesimo scrutinio.
McCarthy più vicino, ma non ha ancora una maggioranza
AGI - Il presidente del Freedom Caucus di estrema destra tra i repubblicani della Camera, Scott Perry, ha cambiato rotta ed è ora a sostenere Kevin McCarthy. Questo potrebbe fare la differenza, ma McCarthy non ha ancora una maggioranza per ottenere l'elezione. Ma è molto più vicino.
Intanto è cominciata la tredicesima votazione.
Gli alleati di McCarthy si aspettano ora "altri voti"
AGI - Gli alleati di Kevin McCarthy si aspettano di crescere ancora nella tredicesima votazione per eleggere lo speaker della Camera. Lo ha detto alla Cnn Patrick McHenry, fedelissimo di McCarthy.
Sono quattordici i voti che i "ribelli" hanno dato al candidato ufficiale, facendolo arrivare a 213 consensi: ne mancano ancora 5 all'obiettivo di 218, la quota necessaria per essere eletti.
Per la prima volta McCarthy supera il candidato Dem
AGI - Per la prima volta in quattro giorni di votazioni, il candidato repubblicano a speaker della Camera ha raccolto più voti di quello democratico. Kevin McCarthy ha ottenuto 213 voti, Hukeem Jeffries 211.
I conservatori vicini al candidato ufficiale del partito sono soddisfatti perché contavano sul conquistare undici voti al massimo, invece alla dodicesima elezione ne hanno ricevuti quattordici. Molti ma non ancora sufficienti per l'elezione.
McCarthy, 14 voti in più ma è fumata nera
AGI - Il candidato repubblicano per il ruolo di speaker della Camera guadagna 14 consensi nella dodicesima votazione, ma non evita la fumata nera. La dodicesima. I rappresentanti dovranno esprimersi ancora. Intanto cresce la fronda di ribelli tra i Repubblicani contrari a Kevin McCarthy.
Chip Roy: Stiamo facendo progressi
AGI - È salito il numero dei "ribelli" che hanno cambiato il loro voto, indicando Kevin McCarthy come Speaker della Camera alla dodicesima votazione. Fra gli ultimi, c'è stato Chip Roy, considerato il "capo dei ricattatori" e la cui decisione è stata accolta da una ovazione.
Prima di lui aveva votato McCarthy Scott Perry, deputato della Pennsylvania. "In fede, McCarthy", ha detto, al momento della dichiarazione di voto, riscuotendo l'applauso della maggioranza del partito.
Cresce la fronda di repubblicani che passano a McCarthy
Matt Rosendale, Chip Roy, Scott Perry, Ralph Norman e Byron Donalds hanno deciso di votare per McCarthy. E cresce il numero della fronda repubblicana che ha cambiato posizione nelle ultime ore, scegliendo di appoggiare l'elezione a speacker della Camera dopo tanti tentativi andati a vuoto.
Donalds vota per McCarthy
Anche il repubblicano Byron Donalds vota per McCarthy durante la dodicesima votazione per lo speaker della Camera.
Donalds, rappresentante dell’ultra destra, nelle precedenti votazioni aveva votato per sé stesso, con il sostegno dei ribelli. Quello di Donalds, candidato simbolo della rivolta, è stato il quinto voto - e il più altamente simbolico - passato a favore del candidato moderato del Partito repubblicano, e segnale della spaccatura del fronte dei ribelli. McCarthy è destinato ad avvicinarsi al quorum di 218 voti necessario per essere eletto Speaker della Camera del Congresso americano, ma non ce la farà per la dodicesima volta. Sono già sei i voti dirottati su altri candidati. Ne bastavano cinque per negare a McCarthy il raggiungimento del quorum
Si va verso l'ennesima fumata nera
AGI - Si va verso la tredicesima votazione per l'elezione dello speaker della Camera Usa. Anche alla dodicesima infatti McCarthy non potrebbe contare sui 218 voti necessari per essere eletto.
Quattro voti annunciati da Matt Gaetz sono andati al trumpiano Jim Jordan, due sono andati a Kevin Hern. Se il quorum dovesse restare immutato rispetto alle precedenti votazioni, McCarthy non avrebbe i voti per essere eletto neanche questa volta. Ma aumenterà il numero dei consensi, finora fermo a 200-201. Un segnale che il muro dei 'ribelli' si sta incrinando. Ma il candidato può permettersi di perdere un massimo di quattro voti, a meno che non scenda il quorum, cosa che nelle precedenti undici votazioni non è successo.
Tre "ribelli" votano per McCarthy
Tre “ribelli” che finora avevano votato contro Kevin McCarthy per il ruolo di Speaker della Camera del Congresso americano, hanno votato per il candidato ufficiale, a conferma dei “progressi” fatti nelle trattative. I colleghi di partito che sostengono McCarthy li hanno applauditi. Ma i voti contrari sono già due. McCarthy può perderne massimo quattro. La quota per essere eletto è 218.
Tra i punti dell'accordo tra McCarthy e Gop, 75 miliardi di tagli alla Difesa
AGI - Per convincere i gop a votare per lui e diventare così speaker della Camera, il candidato dei Repubblicani Kevin McCarthy avrebbe proposto un taglio di circa 75 miliardi di dollari alla spesa per la Difesa, in un momento in cui gli Stati Uniti sono intenzionati a sostenere l'Ucraina contro l'invasione russa e sono sempre più preoccupati per le tensioni tra Cina e Taiwan.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, parte dell'accordo in discussione consisterebbe nel limitare la spesa dell'anno fiscale 2024 ai livelli del 2022. La spesa per la difesa nazionale, che finanzia principalmente il Pentagono, è stata di circa 782 miliardi di dollari nell'anno fiscale 2022 ed è aumentata di 75 miliardi di dollari fino a 857 miliardi nell'anno fiscale 2023.
Gaetz e Boebert non voteranno McCarthy
AGI - Matt Gaetz, leader dei cinque “irriducibili”, ha annunciato la candidatura del trumpiano Jim Jordan, mentre Lauren Boebet quella di Kevin Hern. Queste due dichiarazioni di voto indicano che Kevin McCarthy, candidato ufficiale del Partito repubblicano, è destinato probabilmente a perdere per la dodicesima volta la corsa a Speaker della Camera. Rispetto alle voci su “passi avanti” emersi all’inizio della mattinata, queste posizioni rappresentano una doccia fredda sulle aspirazioi di McCarthy
McCarthy, progressi ma vittoria improbabile oggi
Il candidato dei Repubblicani Steve McCarthy ha sottolineato che oggi sono stati fatti "progressi" ma ritiene che sia "improbabile" una vittoria oggi
Gaetz: "McCarthy non avrà mai i voti"
AGI - Matt Gaetz, rappresentante dei “Never Kevin”, gli irriducibili contrari a Kevin McCarthy, ha confermato che non voterà per il candidato ufficiale del Partito repubblicano. “Ha occupato l’ufficio di Speaker senza avere i voti - ha detto nella dichiarazione di voto, riferendosi a McCarthy - non li ha avuti, non li avrà oggi, non li avrà domani e non li avrà tra un mese”. Questa dichiarazione rappresenta una doccia gelata per McCarthy, convinto di aver svoltato. Ma almeno cinque voti sicuramente non andranno alla sua candidatura, e questo potrebbe non permettere di raggiungere la maggioranza dei 218 voti richiesti per essere eletto.
McCarthy "Sono fiducioso"
AGI - Il candidato dei Repubblicani Kevin McCarthy si professa fiducioso e si aspetta che alcuni dei suoi oppositori cambieranno idea e voteranno per lui
McCarthy su Twitter
AGI - Il candidato dei Repubblicani sui social non lascia margini di interpretazione su come andrà l'ultima votazione
Confusione sull'accordo McCarthy-ribelli
AGI - A meno di un'ora dall'inizio della 12esima votazione per l'elezione dello speaker della Camera dei rappresentanti Usa, le notizie su un possibile accordo tra il candidato ufficiale e i ribelli si accavallano.
Dopo che Kevin McCarthy aveva annunciato in una conference call del Partito repubblicano il "raggiungimento" di un accordo con la fronda che finora gli ha votato contro, ora i media americani ridimensionano parlando solo di "passi avanti" ma non di un'intesa chiusa; sembra che l'accordo sia stato raggiunto con alcuni dei 'ribelli', ma non con tutti.
Non è chiaro, al momento, se McCarthy sarà in grado di ottenere subito i 218 voti necessari per essere eletto o se saranno necessarie altre votazioni. Sul tavolo ci sono una serie di richieste dei rappresentanti dell'ultradestra, che vanno da posti in commissioni chiave a elezioni garantite nei collegi, da una stretta sulla spesa federale a misure piu' severe sull'immigrazione.
Iniziata la votazione alla Camera dei rappresentanti
AGI - Iniziata la votazione alla Camera. Dopo più di otto ore e cinque infruttuose votazioni, è stata approvata una mozione con cui ha aggiornato il voto l'elezione del suo nuovo Speaker a mezzogiorno dell'Epifania (le 18 in Italia). Un nuovo schiaffo per il candidato ufficiale della maggioranza repubblicana, il 57enne Kevin McCarthy, che nemmeno nell'11ma e ultima votazione è riuscito a scalfire il muro dei ribelli del Grand Old Party e si è fermato a 200 voti. Il leader della minoranza democratica, Hakeem Jeffries, ha fatto il pieno dei 'suoi' 212 voti, sette voti sono andati a Kevin Hern, sostenuto dai ribelli Gop, uno a Donald Trump e altri 12 a vari candidati.