AGI - In una terra dove i corridoi di supermercati sono apparentemente infiniti, l’invito a "non sprecare cibo" può sembrare più come un richiamo passatista che un proposito per il nuovo anno, scrive il New York Times in un articolo in cui s’attesta che negli Stati Uniti lo spreco alimentare “è responsabile del doppio delle emissioni di gas serra rispetto a quel che produce l’aviazione commerciale”. Ciò che porta alcuni esperti a ritenere che “la riduzione dello spreco di cibo sia una delle mosse migliori per combattere il cambiamento climatico”.
Così, con in testa l’idea del riscaldamento del pianeta, un piccolo ma crescente numero di stati e città americane ha emanato una serie di regolamenti tesi a impedire che il cibo finisca nelle discariche. È il caso di Columbus, nell'Ohio, dove ogni giorno vengono gettati quasi un milione di libbre di cibo. Calcola il Times che le famiglie negli Stati Uniti producano il 39% dello spreco di cibo, molto più di ristoranti, negozi alimentari o fattorie”, perciò “cambiare significa affrontare le abitudini innate di centinaia di milioni di individui, comunità per comunità, casa per casa”. Un’impresa per nulla facile.
Nonostante decenni di sensibilizzazione e persuasione, gli americani sono ancora oggi dei pessimi soggetti nel riciclare i prodotti alimentari. E i motivi per cui le persone sprecano il cibo sono molto più complessi di quelli per cui gettano le bottiglie d'acqua nella spazzatura sbagliata, osserva il quotidiano, o perché “dimenticano gli spinaci nel frigorifero e continuano a comprarne ancora, acquistano gli avocado e li lasciano marcire prima ancora di consumarli, cucinano per feste enormi ma non riescono mai a finir tutto”. Il risultato è che poi “un terzo del cibo in questo paese rimane invenduto o non viene consumato, che è la riprova di una cultura che dà l'abbondanza per scontata”, analizza ana Gunders, direttrice esecutiva dell'organizzazione no profit ReFed.
Come nella maggior parte del paese, gettare cibo nella spazzatura anche in Ohio è perfettamente legale. Ma nel tentativo di prolungare la vita alla sua discarica, la Solid Waste Authority of Central Ohio, o Swaco, ha tentato una tattica diversa: la persuasione. Sebbene non sia l'unica agenzia del paese a spingere le persone a sprecare meno cibo, è però una delle poche che ha misurato l'efficacia della sua campagna di sensibilizzazione pubblica, tanto che uno studio mostra risultati iniziali promettenti: nel 2021, il 51% dei rifiuti della regione è avviato alla discarica tramite riciclaggio e compostaggio. Un record per l'agenzia, molto migliore del tasso di diversificazione nazionale del 32%.
All’inizio Swaco non prestava molta attenzione allo spreco, ma una volta saputo quanto cibo buttavano via i residenti di Upper Arlington, ha iniziato a ricoprire la città con 36 mila abitanti di post mirati sui social media, newsletter via e-mail, cartoline per esortare le persone a comprare in primo luogo meno cibo e suggerire come fare acquisti sulla base d’un elenco preciso, fare piani per il pasto, congelare gli avanzi. E tre mesi dopo s’è scoperto che gli abitanti avevano sprecato il 23% in meno di cibo. E poi, con una campagna mirata nelle scuole, 14 istituti elementari di Hilliard hanno ridotto del 30% la raccolta dei rifiuti e del 50% il riciclaggio dei raccoglitori, “facendo risparmiare al distretto 22.000 dollari”.