AGI - "Ho convocato l'ambasciatore dell'Iran. Ho chiesto con grande fermezza di non procedere più alle esecuzioni capitali, di fermare la repressione violenta e dialogare con i manifestanti. Il governo italiano farà il possibile per garantire il rispetto dei diritti umani in Iran". Lo scrive su Twitter il Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajani.
"Ho convocato l'ambasciatore dell'Iran per manifestargli l'indignazione e la preoccupazione dell'Italia per ciò che sta accadendo in quel Paese e gli ho chiesto formalmente di trasmettere al suo governo alcune richieste dell'Italia, prima fra tutte la sospensione delle condanne a morte, quindi il blocco immediato delle esecuzioni". Ha poi ribadito il ministro degli Esteri e vice premier, Antonio Tajani, in una conferenza stampa alla Farnesina al termine dell'incontro con l'ambasciatore iraniano designato, Mohammad Reza Sabouri.
"All'ambasciatore - ha aggiunto Tajani - ho anche chiesto la sospensione della repressione violenta delle manifestazioni e ho chiesto che le autorità politiche aprano un dialogo con i manifestanti".
"Le esecuzioni capitali inflitte a giovani manifestanti sono un punto di non ritorno per l'Italia e per tutti noi europei - ha poi aggiunto - all'ambasciatore iraniano ho detto che non può essere una questione di ordine pubblico uccidere una bambina di 12 anni, una di 14 o un ragazzo di 17".
"Tra l'altro - ha infine aggiunto - la condanna a morte per la partecipazione ad una manifestazione non è proporzionata. Non parliamo di pericolosi criminali o terroristi, e questo e' ancora più grave". "Togliersi un velo o partecipare a una manifestazione non è un reato in nessuna parte del mondo".
Intanto le Ong denunciano almeno 476 vittime tra i manifestanti, più di 14mila arresti e oltre 100 a rischio di pena di morte.