AGI - "Le festività dovrebbero essere un momento di gioia, di raccoglimento attorno alla famiglia e di spensieratezza per tanti bambini e bambine. Eppure, ciò non ha impedito che nel mondo tante piccole vite siano state spezzate". Lo sottolinea Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia, ricordando "l'ennesima innocente vittima" il 25 dicembre in Iran: "La dodicenne iraniana, Saha Etebari, si trovava in macchina con la famiglia quando la polizia ha aperto il fuoco ad un posto di blocco nella provincia di Hormozgan, colpendo la piccola.
Un destino che accomuna Saha con Kian Pirfalak, 9 anni, ucciso con le stesse dinamiche a Izeh, sempre in Iran poco più di un mese fa. Saha e Kian si aggiungono agli oltre 50 minori morti durante i disordini pubblici nel Paese secondo l'Unicef".
"Le festività - prosegue Iacomini - non sembrano conoscere tregua nemmeno in Ucraina. A Donetsk, se le notizie verranno confermate, sembra che un'intera famiglia sia stata massacrata, compresi tre bambini, con colpi alla testa. Una vera e propria esecuzione. Nonostante i giorni di festa di Natale e Santo Stefano appena trascorsi, tanti bambini e bambine nel mondo stanno vivendo momenti drammatici, vittime delle proteste, vittime della guerra".
Più di 400 milioni di bambini vivono in aree di crisi
"Quotidianamente nel mondo - denuncia il portavoce di Unicef Italia - ci sono come dei 'nuovi demonì da affrontare. I demoni delle guerre, i demoni connessi alle problematiche relative al cambiamento climatico, delle carestie, dell'insicurezza alimentare che rigonfia i tassi di malnutrizione, i demoni delle epidemie. Tutti questi demoni costituiscono una minaccia per l'umanità ed in particolare per i bambini. Come ha dichiarato il presidente della Repubblica Mattarella, che ringraziamo per aver reso noto i dati dell'Unicef, ci sono più di 400 milioni di bambini che vivono in area di crisi, almeno 36 milioni sono sfollati e la metà dei bambini del mondo vive in condizioni di vulnerabilità.
E allora questi demoni che affliggono così tante piccole vite vanno sconfitti immediatamente, senza paura. Chiediamo con forza che venga convocato un vertice al livello globale che possa impegnare i leader mondiali per affrontare tutte le gravi questioni che minano la vita dei bambini. A tal proposito, ci troviamo di fronte ad un'enorme necessità in tante zone di conflitto, come in Ucraina, in Yemen o in Siria, di fermare le ostilità per fornire assistenza e aiuti ai bambini".
"Una delle azioni più belle, più grandi ed importanti che l'Unicef ha fatto nella sua storia - conclude Iacomini - fu quella di istituire delle 'Giornate della tranquillità' per donare ai bambini dei momenti di pace durante le guerre intestine che infuriavano in America Latina nel secolo scorso. Se non riusciamo a fermare questi conflitti così terribili, sarebbe opportuno e vitale per i piccoli coinvolti, ricevere degli attimi di tregua dalle violenze della guerra. Sollecitiamo quindi i leader del mondo ad istituire queste 'Giornate della tranquillità' per il bene dei bambini e delle bambine".