AGI - La Germania ha inaugurato il suo primo terminale di gas liquefatto, progettato per evitare carenze e sostituire le forniture russe, fermate dalla guerra in Ucraina. Ma le forniture a breve termine rimangono incerte.
"È una buona giornata per il nostro Paese", ha dichiarato il Cancelliere Olaf Scholz, indossando una giacca gialla fluorescente, sul ponte di una nave a pochi metri dal terminal di Wilhelmshaven, nel Mare del Nord. La Fsru (unità galleggiante di stoccaggio e rigassificazione) "Hoegh Esperanza", ormeggiata a circa 300 metri di distanza da giovedì, ha suonato la sirena mentre si avvicinava alla nave dove il capo di Stato, accompagnato da diversi ministri, consiglieri locali e giornalisti, ha preso posto nel freddo e nella nebbia.
L'imponente base navale blu e rossa, lunga 300 metri e ingombra di tubi, è stata caricata con una quantità di gas nigeriano sufficiente per il consumo annuale di "50.000 case" e inizierà le consegne il 22 dicembre.
Cinque terminal galleggianti apriranno nei prossimi mesi, dopo che i lavori di costruzione sono stati portati avanti a rotta di collo grazie ai miliardi di euro messi a disposizione da Berlino.
"Ci stiamo rendendo indipendenti dai gasdotti russi", ha dichiarato Scholz. Questi impianti forniranno un terzo del fabbisogno di gas del Paese, mettendo a tacere - per il momento - gli scenari catastrofici di massicce carenze evocati ancora qualche mese fa.