AGI - Da ragazzo è finito sotto la lente dei media per le sue scorribande nei pub, con tanto di foto non proprio regali. Stavolta il principe Harry nell'ultima polemica che lo associa agli alcolici non ha alcuna colpa. È finito nel logo e nel nome di una nuova birra ideata da un pub del distretto ovest di Londra, a Chiswick, il Duke of Sussex. E già il nome del locale la dice lunga su quanto il proprietario sia affezionato alla famiglia reale.
Ma la scelta di incorniciare il volto stilizzato, e anche un po' più irusto dell'originale, del principe è una reazione alla docuserie prodotta da Netflix in cui i duchi "ribelli" Harry e Magan si confessano. Inevitabile la pioggia di reazioni sui social, soprattutto nel Regno Unito, dove c'è chi difende la coppia che ha abbandonato Buckingham Palace e chi invece contesta apertamente la scelta della piattaforma di streaming di produrre una serie "ipocrita".
Le prime tre puntate della docuserie sono state trasmesse, e il proprietario del Duke of Sussex ha fatto incorniciare il volto rubizzo del principe su fondo bianco in un cerchio blu, royal ovviamente. Ed ecco il logo della Harry's Bitter, un po' amara (come la serie, per i lealisti), un po' "debole come il suo omonimo" per quel 3,9% di alcool.
Nei dibattiti in rete c'è chi elogia il guizzo ironico, tipicamente inglese, del birraio. Da birra a meme in pasto ai social il passo è brevissimo. Non mancano i commenti "seriosi" di chi difende Harry, non per le posizioni verso la sua famiglia, non per la scelta di abbandonare la vita di corte e neppure per quei peccati di gioventù che hanno permesso un accostamento "alcolico" così facile. Ma la difesa d'ufficio scatta per il passato in divisa, a servizio della Corona nella Raf, e per il suo impegno a supporto dei militari feriti in missione mentre si adattano alla vita post-infortunio.